Se l'uomo è ciò che mangia, il cuoco è ciò che cucina?

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Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta.



Una foto di Venezia, scattata qualche qualche giorno fa da Enrica, avvolta dalla sua prima importante foschia, mi ha ricordato un libro letto anni addietro, di Robert Pirsig, "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta": la narrazione di un viaggio dell'autore con il figlio in sella ad una moto, come metafora della ricerca della propria personalità perduta che sfocia nella metafisica della qualità.

Ed il passo ad un altro concetto, l'elogio della lentezza, è stato davvero breve: quel tempo tiranno che ci toglie la bellezza di una passeggiata alle Zattere, di accarezzare il gatto ascoltando il silenzio, di camminare a pieni nudi sul prato, dopo aver tagliato l'erba, all'imbrunire, curiosando, non visti, dentro casa....



Un paio d'anni fa ho assaggiato a Milano un bollito strepitoso, cotto lungamente nell'olio, ad una temperatura piuttosto bassa. Ovviamente lo chef non si è espresso circa la temperatura dell'olio, l'aromatizzazione dello stesso ed i tempi di cottura (ma recupererò prima o poi il bigliettino, eh se lo recupero...)

Beh, a più riprese ci ho provato, utilizzando sia il forno tradizionale che quello a microonde (solo per aromatizzare l'olio puntanto sulla parte acquosa degli aromi freschi che, sollecitata dalle microonde per pochi secondi, profuma l'olio senza comprometterne la qualità) e, soprattutto, una sonda che pemetta di controllare la temperatura dello stesso o del cuore della carne (non ho ancora provato con i filetti di pesce) e per il momento ho elaborato questa scheda tecnica per cucinare appunto un morbidissimo ed insolito bollito.

tipica espressione di Agata, quando desidera un po' di coccole

Ingredienti

Un pezzo di manzo da bollito di circa 1 kg
olio extravergine d’oliva 2 l (o quanto necessario per coprire la carne completamente), un bouquet guarnì con rosmarino, salvia ed alloro, qualche bacca di ginepro, pepe nero in grani, tre spicchi di aglio in camicia oppure una cipolla steccata con chiodi di garofano.




Procedimento
In una pentola di coccio, non troppo larga ma adeguata per il pezzo di carne scelto (anche per evitare di utilizzare troppo olio) versare l'olio e gli aromi. Portare ad una temperatura di 80° ed inserire il pezzo di carne legato. Chiudere con un coperchio e porre la pentola nel forno statico, già in temperatura. Regolare l'orologio a 18, 19 ore (dipende anche dal forno e dalla qualità della carne)....ed aspettare pazientemente, girando di tanto in tanto il pezzo di carne con un paio di pinze.

Dopo questo tempo si toglie la pentola dal forno e si lascia raffreddare la carne dentro l'olio.

Ho servito semplicemente la carne servita con un'insalatina leggera ed appena condita con fiocchi di sale e del Vincotto di Primitivo; volendo si può preparare una maionese aggiungendo un po' di senape forte e qualche filetto di acciuga frullati insieme oppure una confettura di fichi (visto il periodo) o di cipolle di tropea leggermente mostadate, o con una dadolada di zucca in agrodolce, con l'aggiunta, verso la fine di cottura, di qualche pinolo tostato ed un po' di uvetta.

Per un roastbeef i tempi saranno minori (ma sto ancora testando) come minore sarà la temperatura.
E dopo, seduti comodamente, qualche biscottino da credenza con un Passito di Pantelleria, Barone Bauer, così da continuare a gustare la bellezza della lentezza.

8 ingredienti:

  1. vi mando il trackback con tanto di linkback nel mio sito e mi trattate come spam! Adesso devo tornare indietro, togliere il link che vi ho messo eccetera. Mi fate solo perdere tempo, siete voi lo spam. Ne non volete scambiare, disattivate il trackback cosi' nessuno perde tempo.

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  2. Caro Anonimo, di fronte al tuo post mi sono sentita come Cortes che, una volta incontrati gli Aztechi, si è visto offrire cioccolata e pomodoro: "?????!!!!!!??????". Appunto, più o meno così. Perdonami, non ho capito nulla di quanto hai sottolineato come una voluta protezione antispam, protezione che, anche se sapessi come si fa, non è comunque presente nelle impostazioni di questo blog alquanto maccheronico. Un invito, torna a torvarmi, così magari possiamo risolvere insieme, ed una domanda: perchè protesti in maniera anonima? :-)

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  3. questo bollito mooolto particolare deve essere una vera e propria goduria!!!!! quelle fette con la salsina sopra, mamma mia che acquolina che mi sta venendo...sei bravissima :)
    Agata è un amore, le farei volentieri io tantissime coccole...ma una curiosità, la foto è usita difettosa o le avete fatto il pearcing????
    bacioni
    Fiorella

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  4. Buongiorno Fiorella. Devi sapere che Agata (a gata, in dialetto veneto :-)) si e presentata una sera di agosto di 3 anni fa, cucciola di 6 mesi (apparentemente). Il veterinario consigliò la sterilizzazione, visto la sua natura non propriamente domestica, e consigliò anche di farlo in modo tale che fosse visibile, appunto con il piercing, così chè, qualora decidesse di gironzolare in lungo ed in largo, potesse essere più facilmente identificabile oppure più facilmente adottabile, in quanto già sterilizzata, vaccinata e quant'altro. Ma da allora non si è più allontanata....
    Un bacione.

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  5. come dice enrica ( mi pare ) ma in quella casa non si mangia mai normale ? rispondo come anonimo poichè non so come infilarmi nei meandri del blog,
    ma mi firmo: sono brontolo, che, sempre con l'acquolina in bocca per i noti motivi, di tanto in tanto butta un ocio nella tua cucina...

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  6. Ciao Brontolo! Ma perchè non ti iscrivi come sostenitore? Magari lo facciamo online appena rientri dal continente nero!! P.s.: grazie per le tue visite.

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  7. ciao amp, voglio provare a preparare il branzino al sale con succo di melograno.domanda: ma questi accostamenti sono frutto di studi su comunicabilità tra i sapori o, piuttosto, da sogni causati da una simile ricetta precedente incautamente pensata e preparata? absit iniuria verbis, con affetto e appetito cronico.
    p.s. ieri sera mi sono preparato un "impasto " con melanzana tagliata a pezzeti e messa in pentola con ungoccio di evo ( come ami dire tu )
    seguita abreve da peperoni colorati a tagliati a striscioline, poi zucchine verdi a dadini e una cipolla rossa locale ( non tropea )e qualche pomodoro sempre a dadini. sopra du peperoncini canaglia a scagliette. il tutto a fuoco più o meno lento ( fornelletto elettrico da campo ).
    il tutto con coperchio, per mantenere gli aromi all'interno, mescolando di tanto in tanto. dopo circa 1 h ho gustato un giulebbino che mi ha sollevato il morale.la cenetta è stata innaffiata da abbondante birra analcolica becks (anche se la migliore in assoluto, questo parte mi ha un po' riabbassato il morale ). dall'avamposto bastiani il sempre all'erta brontolo saluta il gruppo.
    p.s. non riesco a spiegarmi come mai ho avuto sogni agitati.

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  8. Mi stupisco che tu sia riuscito a sognare: vuol dire che hai, magari poco, sicuramente dormito. Nei post ci sono i tentativi riusciti...jprima di arrivare ad un giusto gusto provo vari accostamenti e poi scelto ciò che ritengo più azzeccato. Ma perchè nn ci hai messo qualche spezietta locale per rendere la caponatina più etnica?

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