Quando 5000 anni fa il primo Indio andino ne scoprì le qualità nutritive - e per questo considerò il tubero un dono degli dei - non avrebbe mai immaginato che i "civilizzati" europei - gli irlandesi - se ne sarebbero nutriti solo migliaia di anni dopo, nel 1663, in seguito al perdurare di una carestia. Prima di questo evento della patata avevano apprezzato solo i fiori ed avevano cercato di farsela piacere cruda, senza grandi risultati peraltro.
E non avrebbe neppure immaginato che sarebbe piaciuta così tanto da volerla addirittura modificare nel dna, con la produzione dell'Amflora, ovvero la patata geneticamente modificata in quanto resistente ad alcuni antibiotici ed il cui utilizzo non sarebbe alimentare.
Le Nazioni Unite indicarono il 2008 come l'Anno Internzionale della Patata nella speranza di promuoverne maggiormente la coltivazione, soprattutto in vista dell'aumento della popolazione, dei prezzi dei cereali a causa del dirottamento della produzione per l'ottenimento del biocarburante e della speculazione finanziaria in atto sulle materie prime. Inoltre la coltivazione della patata "necessita di meno acqua, meno terreno, cresce più in fretta e stressa meno il suolo, a fronte di un apporto nutrizionale simile ai più diffusi cereali".
Fortunatamente alla lezione di Cucina Vegetariana de "In cucina con Galileo" di atomico ci sono solo le ricette, come questi Cestini di Patate :)
Ingredienti (per 4 patate)
4 patate cherie medio-grosse, 100-120 gr di ricotta, 2 uova, 50 gr di parmigiano reggiano, 2 uova bio o 1, un sospetto della spezia che preferite, sale e pepe nero macinato al momento.
Procedimento
Lavare le patate e lasciarle un po' in ammollo in acqua fredda. Scolarle, punzecchiarle con i rebbi di una forchetta e passarle nel forno caldo a 180° per 45' o fino quando, con uno stecchino, le sentirete morbide ma sode.
Con un scovolino scavare la polpa lasciando un bordo di circa 1/2 cm e unirla in una ciotola alla ricotta, al formaggio grattugiato, ai tuorli ed alla spezia. Regolare di sale e pepe, unire gli albumi montati a neve, farcire i cestini di patata e cucinarli per 20' nel forno caldo a 190°.
io dico sempre che una patata,anche sbattuta al muro è perfetta!
RispondiEliminane mangio tante,forse troppe :P ma come fare a resistergli!!!!
@Hai ragione, come divertenti sono tutte le "leggende" legate alle diverse preparazioni che la rendono ancor oggi così golosa. E poi se sostituisci la patata con i carboidrati il gioco è fatto :)
RispondiEliminaMa che belle e soprattutto è bella la storia :D
RispondiEliminaciao Lisa molo interessanti le tue patate e anche la storia che c'è dietro. brava
RispondiEliminaAbbiamo terminato il pranzo da pocO così ora riesco a leggerti.
RispondiEliminaSpaghetti con broccoli e sarde. Questa sera invece orate al forno con patate e carcifi.
La patata guai se non ci fosse è un ottimo cibo, povero e sano. Ciao
scusate, i carcifi... sarebbero i carciofi.
RispondiElimina@ Grazie Veru!
RispondiElimina@ Ciao Claudia e grazie. Mi piace il cibo ma soprattutto le storie che lo coinvolgono!
@ Iori, per il pranzo è andata...ma a cena posso autoinvitarmi? :)) Un abbraccio.
esiste al mondo qualcuno che non ami le patate? queste con ricotta poi... yum yum... le preparo!! Ottima ricetta
RispondiEliminaLa patata, le patate e le patatine. Pensatele come volete.
RispondiEliminaLesse, fritte, arroste o in padella. Purè, gnocchi, sfornati, terrine, minestre, ripiene.
Mille e una ricetta.
E poi guai se non avessimo le 4P perchè grazie a queste non moriremo mai di fame.
Patate, pasta, pane e polenta.
Costano poco e riempiono tanto. Che dite?
@Ciao Giovanna e sappimi dire se ti sono piaciute!
RispondiElimina@Perfettamente d'accordo con te, Decimo. Le qualità nutritive delle patate infatti vennero scoperte proprio in seguito ad una carestia: prima ci si era focalizzati sui fiori, che sarebbero un po' tossici!