In questi giorni, oltre al resto, ho dovuto lavorare un po' in casa, visto che quando si rompe qualcosa (dalla connessione internet al filtro della lavatrice) si entra in un girone dantesco: quello degli sfigati.
Nella mia vita ne ho cambiate più di qualcuna, 8 per l'esattezza. Sono una recidiva del trasloco, praticamente :)
La casa dove abito ora è un po' impegnativa, diciamolo. Ma la amo davvero molto.
Il desiderio che ci convinse all'ennesimo trasferimento fu quello di avere spazi un po' più ampi e soprattutto di portare a vivere con noi la nonna paterna, Eleonora, gravemente malata, e che non volevo restasse sola. Quindi stanza adatta, letto conforme, ossigeno e tutto quello che necessitava. E soprattutto la possibilità di vivere la vita di famiglia e la presenza degli adorati nipoti.
Come la maggior parte degli italiani, e di qualche onorevole, era logico rivolgersi ad una banca affinché erogasse la somma mancante per l'acquisto e la casa, per il periodo di tempo stabilito, è come se fosse anche un po' della banca, no? E quindi, penso io, quando un bene è più o meno in comune, oneri e onori dovrebbero essere condivisi, sbaglio? Come con le spese condominiali: tutti partecipano allo sfalcio del giardino e tutti poi godono degli spazi verdi comuni ben tenuti.
Cioè, farebbe piacere che ogni tanto qualcuno venisse, non dico a controllare, ma a fare qualche apprezzamento, che ne so:
"Oh, ma guarda che sono cresciute le ortensie anche quest'anno. Belle così bianche!"
oppure
"Ah che bravi! Che c'erano i balconi da ridipingere e vi siete smazzati anche questo compito."
Non so, come dire, una specie di supporto emozionale alle inevitabili fatiche ordinarie e straordinarie. No?
In un mondo parallelo, quindi, mi immagino un dialogo che possa essere così:
Buongiorno Sig.ra Banca! Come sta?
Bene, grazie. E Lei?
Cosa vuole, sempre un po' di corsa ma tutto bene, grazie. Allora siamo d'accordo che ogni tanto un minimo di riscontro ...
Certo! Mi pare un ragionamento corretto, vista la giusta manutenzione e rivalutazione degli asset.
Mi fa davvero taaaanto piacere! Ha niente da fare questo fine settimana?
No, perche?
Ah che bello! Ci sarebbe la siepe da potare e il prato da falciare. Mi raccomando! Gli stivali di gomma. Sa, le cacche di Lucky...."sono tutte intorno a te" :D
Così magari mi rilasso un po' e posso godermi (perchè l'ha cucinato Roberto) questo fantastico risotto con Gallina, fiori di zucca e chips di mela.
Ingredienti
1/2 gallina ruspante (questa sembrava un cappone!), 1 cipolla steccata con qualche chiodo di garofano, 6 grani di pepe nero, 2 bacche di ginepro, 1/2 foglia di alloro, 1 carota, 1 po' di sedano (le foglie) e se vi piace anche un pezzettino di cannella, 400 gr di riso Vialone nano, 1 cipolla novella, 5-6 fiori di zucca, qualche chips di mela (mela secca praticamente), un cucchiaio di finocchietto fresco tritato, burro chiarificato, parmigiano, olio evo, sale, vino bianco secco fermo.
Procedimento
Mettere gallina e aromi in un'ampia pentola e ricoprire con acqua fredda. Portare ad ebollizione, schiumare più volte, abbassare il fuoco, coprire e cucinare per almeno 2 orette. Oppure un'ora con la pentola pressione.
Disossare la gallina e mettere la carne da parte.
Lavare delicatamente i fiori di zucca e tagliarli a julienne. Mettere da parte.
Tritare la cipolla, rosolarla con un po' di burro e di olio, tostare il riso per 2' minuti, versare e far evaporare 1/2 bicchiere di vino bianco e iniziare a cucinare il riso versando il bordo come di consueto.
A metà cottura aggiungere le chips di mela e qualche minuto dopo i fiori di zucca e per ultima la carne tritata di gallina. Regolare di sale e fuori dal fuoco aggiungere il finocchietto, il burro e il parmigiano. Mantecare bene e tenere coperto per 2' minuti e servire decorando con qualche ciuffetto di finocchietto.
Non sarebbe affatto male questa cosa!
RispondiEliminaAnche io sono nella tua stessa situazione, ma mai nessuno che venga ad aiutare o controllare :PPP
ah.. la condivisione dei lavori con qualcuno, che bella
RispondiEliminaConsolati, che intanto questo risotto c'è qualcuno che lo condivide con te ;)
che buono!
Ottimo risotto.
RispondiEliminaciao
Stupendo. http://calogeromiracucinaericette.wordpress.com
RispondiEliminaGià, non avevamo mai pensato alla cosa in questi termini, ma non sarebbe male, perchè la banca deve impugnare la lama solo ed esclusivamente dal lato del manico? MA questo discorso lo si potrebbe estendere anche ad altre categorie, vedi i nostri governanti. Perchè non rischiano anche loro la cassa integrazione? perchè il discorso del precariato non li deve toccare? Almeno eviteremmo di vedere sempre le solite facce! perchè noi dobbiamo lavorare fino ai 65 anni per avere uno straccio di pensione e loro invece la percepiscono anche se si mettono a riposo dopo una settimana in Parlamento? E che pensione poi!
RispondiEliminaConsoliamo col tuo risotto, va, che è molto meglio! Tra l'altro ha un colorito ed un aspetto magnifico e l'abbinamento di sapori lo immaginiamo strepitoso!
Baciotti da Sabrina&Luca
un bel e saporito risottino ..
RispondiEliminalia..
Mamma mia che risotto!!! Ho fatto venirre un poì di sana invidia al mio dolce doppio... magari domenica mi replica questo risottino!!!
RispondiElimina:*
@Ciao Tery e Cinzia, mi pare di capire che sia una situazione comune!
RispondiElimina@ Grazie Alice e Calogero e buona giornata.
@ Buongiorno Ragazzi: non posso aggiungere nulla di più alle vostre parole!
@ Grazie Lia, in effetti è davvero molto profumato
@Ciao Stefania: allora sono curiosa di leggerti tra lunedì e martedì per sapere come è andata :)) Un abbraccio forte!
...e la gallina?
RispondiEliminacombatto da anni questa battaglia ( ora il caro mutuo è estinto, pace all'anima sua ), ma ancora non mi capacito di quanta pervicacia ed ingiustizia siano insite in nel fittizio atto di proprietà/acquisto ( detto anche rogito ) che falsamente ci illude di possedere il nostro immobile, che immobile poi non è. tant'è vero che, se la banca non è contenta di come noi le rendiamo ciò che ci ha già rapinato,( immagino0 abbiate fatto i conti del costo finale del mutuo ) la linda casetta si sposta dal sotto il nostro sederino per passare nelle grinfie dell'ufficio recupero crediti. ogni volta che mi recavo presso lo sportello per pagare l'ICI, chiedevo all'impiegato quale fosse la partecipazione, anche simbolica, della banca a questa spesa.
RispondiEliminapoichè se la proprietà reale era della banca, chiedevo per quale motivo toccasse a me pagare le tasse su quella proprietà. non ho mai ottenuto risposta, così ho continuato per 10 anni ad entrare in banca, posare il contante davani allo sportello, alzare le mani sopra la
testa ed esclamare : questa è una rapina!!!
un abbraccio a tutte voi,
brontolo
Purtroppo leggo che molti di voi non sanno ancora quali sono le regole del mutuo.
RispondiEliminaIn ogni caso da secoli le banche fanno il loro lavoro ..... altri cucinano, altri politicano, altri protestano, altri fanno mille altri mestieri.
Tiriamoci su con questo buon risottino e complimenti a Roberto.
Romi
ciao sono Tamara, non mi conosci, volevo dirti che sto postando il pane di grano arso e kamut fatto con la tua ricetta, ovviamente metto il link riconducibile al tuo blog, se poi hai voglia di venire a vederlo, ti aspetto volentieri...ciao
RispondiEliminaseeeeeeeeeeeeeeee giusto in un mondo parallelo, magari dentro uno specchio dove tutto è al contrario rispetto alla realtà! comunque complimenti a Roberto per questo risotto ;)
RispondiElimina@ Emanuele, sta bene grazie! XD
RispondiElimina@ Ciao Brontolo: la prossima volta faccio anch'io come te!
@ Grazie Romi anche da parte di Roberto!
@ Ciao Tamara e benvenuta nella mia cucina! Sono molto felice ti sia piaciuta la ricetta con il grano arso e grazie di averla riproposta. A presto!
@ Tipo lo specchio di Alice. Hai ragione, consoliamoci con questo risotto!