Ha fatto scalpore qualche giorno fa l'articolo che ha acceso le luci della cronaca ferragostana su Gianni Scarpa, gestore dello stabilimento "Playa Punta Canna" tra Chioggia e Sottomarina.
Tariffe troppo care? Occupazione abusiva del demanio pubblico? Maltrattamento degli animali che avessero osato sconfinare? No, troppo banale, effettivamente.
A Gianni Scarpa stanno sui nervi i bambini, i buzzurri ed i brutti ovvero in un mondo in cui imperversa l'ipocrisia del politicamente corretto i "diversamente adulti", "i diversamente educati" ed i "diversamente belli".
Se è vero che la tradizione popolare ha sempre cercato di rassicurare i diversamente belli sfornando proverbi tipo "non è bello ciò che bello ma è bello ciò che piace" oppure "la bruttezza è mezza virtù" per finire con "la speranza dei brutti è che i belli non siano abbastanza intelligenti", dando in effetti delle argomentazioni ragionevoli, per i diversamenti adulti e i diversamente educati non credo si possa far molto. Visto che fino ad ora non si è fatto abbastanza, soprattutto quando i bambini vengono educati da buzzurri.
Se è vero che la tradizione popolare ha sempre cercato di rassicurare i diversamente belli sfornando proverbi tipo "non è bello ciò che bello ma è bello ciò che piace" oppure "la bruttezza è mezza virtù" per finire con "la speranza dei brutti è che i belli non siano abbastanza intelligenti", dando in effetti delle argomentazioni ragionevoli, per i diversamenti adulti e i diversamente educati non credo si possa far molto. Visto che fino ad ora non si è fatto abbastanza, soprattutto quando i bambini vengono educati da buzzurri.
E qui il politicamente corretto della mammosità italica ha mietuto, e sta mietendo ogni anno, un sacco di vittime, soprattutto tra coloro i quali si trovano a scontarsi ogni giorno con la maleducazione buzzurra in divenire (ovvero quella di un bimbo che sta crescendo) e ognuno di noi l'ha provata e la proverà in vacanza.
Si, vacanza, quel momento durante l'arco dell'anno o della settimana o della giornata, in cui si riesce a ritagliare del tempo per sé, si respira un po' con la pancia, si allenta la tensione, si scioglie il nodo della cravatta e si indossano scarpe più comode. Che spesso si vorrebbe lanciare contro quei bambini che hanno scambiato la sala da pranzo di un ristorante per una sala giochi, corridoi di un supermercato per un rettilineo di Indianapolis e il demanio pubblico come una spiaggia privata ed esclusiva, coinvolgendo i presenti, il più delle volte dei perfetti sconosciuti, con urla, pianti, strilli, capricci di varia natura.
Quello che mi rattrista di questi diversamente adulti già diversamente educati è che il fatto di essere orfani causerà loro molto dolore. Orfani, certo. Perché avete mai visto un genitore riprendere un bimbo capriccioso, anche dopo che questo ha cecchinato il cameriere del ristorante durante una sessione da centometrista?
Eh si, soffriranno questi bimbi buzzurri orfani e soffriremo di conseguenza anche noi. Se non altro di nervi.
Soluzioni? Una bacchetta fatata e una formula magica: "i bambini buzzurri spariranno quando genitori torneranno ad essere più presenti."
Non è in rima baciata ma dicono che funzioni.
Frittelle dolci di fiori di zucca
Ingredienti
un bel mazzo di fiori di zucca freschissimi (la
spesa l'ho fatta al mercato e poi in camper sono priva di bilancia, a memoria
almeno una ventina), 3 uova bio, da 3/4 cucchiai di zucchero semolato (dipende da quanto dolci vi piacciono ma io non esagererei troppo con lo zucchero per non coprire troppo il sapore dei fiori di zucca), 3
cucchiai di farina 00, 1/2 cucchiaio scarso di lievito in polvere, qualche
cucchiaio di latte intero sufficiente ad ammorbidire la pastella, un pizzico di
sale, olio di arachidi per friggere e zucchero semolato per il servizio.
Procedimento
In una ciotola sbattere con un frustino a mano le
uova con lo zucchero, unire la farina setacciata un paio di volte con il
lievito e il pizzico di sale ed infine il latte così da ottenere una pastella
liscia ed abbastanza densa.
Lasciar riposare per una mezz'ora e nel frattempo
privare i fiori di zucca dei pistilli, tagliarli a julienne ed unirli alla
pastella solo all'ultimo momento ovvero quando l'olio è già caldo per friggere:
in questo modo la pastella non avvolgerà completamente tutti i cromatismi dei
fiori.
Versare il composto a cucchiaiate nell'olio bollente e cucinare 2' per
lato o fino alla doratura. Prima di servire le frittelle ancora molto calde,
far assorbire l'eccesso di olio con della carta assorbente e cospargerli di
zucchero semolato.
Bellissima questa variante dolce dei fiori di zucca, da provare...
RispondiEliminaPer educare i figli ci vuole tanta pazienza, tanto tempo e ovviamente il buon esempio...
Mi sembra che pochi genitori abbiano queste "doti" e quindi si raccoglie ciò che si semina... Peccato, ci troveremo con generazioni di buzzurri sempre più buzzurri. Ha fatto bene il gestore a mettere dei limiti, condivido!
Buona settimana
Tiziana
Per la serie.. si raccoglie ciò che si è seminato... Purtroppo sempre più persone non accettano il ruolo di genitori perchè troppo impegnativo, troppo 'legante'.. finchè i figli sono un peso e non un dono a 360° e non ci si mette in testa che con un pò di regole, educazione, e anche cultura, sapere si può stare bene tutti e che il patinato non è l'esempio da seguire... i risultati si vedono. Basta andare al supermercato..in un ristorante o luogo pubblico..a camminare.. c'è di tutto e di più..
RispondiEliminaGrazie Annamaria per il post che fa riflettere.
Ti ricordi che cosa diceva la maestra Lucilla in proposito??
Ciao
Clelia
mi associo al commento di sopra, Clelia, ha ragione quando dice che molti non accettano il ruolo di genitori perché troppo impegnativo..sicuramente.Ma non potrebbero pensarci prima? prima, soprattutto di mettere al mondo bambini che diventeranno dei mostri urlanti, delle armi improprie....io non urlavo gli piegavo che alcune cose si potevano fare e altre no...un po' d tempo bisogna perdercelo altrimenti lasciamoli con la cicogna....le frittelle le adoro, ma faccio la versione salata, poi ti racconto...baci
RispondiEliminaciao carissima, è un pò che manco per una serie di vicissitudini, ma spero di riuscire a guardare e leggere tutto quello che mi sono persa ora che andrò in vacanza.
RispondiEliminaporto il tablet.
vuoi scommettere che non ci sarà il wifi????
un abbraccio
E oggi funziona tutto, anche la possibilità di commentare :)
RispondiElimina@Ciao Tiziana, generazione di buzzurri. Esatto perchè educare alla convivenza è sempre meno cool ma sempre più necessario. Per cui diventa necessario vietare!
@Ciao Clelia, certo che mi ricordo la maestra Lucilla il suo essere educatore a tutto tondo. Sono passati più di 15 anni dalla prima elementare delle nostre figlie eppure sembra passato un secolo. Un abbraccio.
@Brava Tamtam, nessuno di noi pretende di veder crescere una quercia in 10' e ci si dimentica che genitori lo si è per tutta la vita. E sono curiosa della tua versione delle frittele :)
Ciao Monica, mi auguro che ci sia davvero il wifi! Un abbraccio e buone vacanze.