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I Primi d'Italia, il Festival nazionale che fonda le sue radici nella
pasta e nei primi piatti della tradizione gastronomica italiana.
Una maratona culinaria, che
promuove a tutto tondo la cultura del primo piatto in Italia con le eccellenze
agroalimentari che contraddistinguono la portata principale dei nostri menù:
pasta, riso, zuppe, polenta, gnocchi. Ovvero Make Pasta, not war!
Dal 25 al 28 settembre, nel
centro storico di Foligno, i Villaggi del Gusto sapranno accogliere le miglialia
di visitatori (lo scorso anno si parlò di più di centomila persone entusiaste
nonostante il diluvio) con le lezioni di grandi Chef, le mostre-mercato, gli
spazio junior, la social area, la caccia al tesoro digitale, la maratona del benessere
e le tante prelibatezze da gustare in compagnia.
"Repetita juvant" recitavano i latini e mi auguro che l’auspicio possa divenire realtà:
unitamente a Federica Gelso Giuiani, Luca Sessa ed Andrea Grillo, ci sfideremo a colpi di pasta
ripiena sul palco del Festival per la “Doppia
Sfida” mentre io sarò coinvolta in altri due momenti legati al cibo ed ai
social dei Food Experience 3.0:
sabato 27, ore 17:00, in abbinameno
all’azienda Mastri Birrai Umbri: il tema dell’appuntamento è la birra
nel piatto ed elaborerò dal
vivo una ricetta che avrà come protagonista la birra.
Domenica
28, alle ore 16:00 la partecipazione
e premiazione del contest pubblico “Hai
le mani in pasta?”, sul palco del Festival ed alle ore 18:00 partecipazione “Blog
Talk” con “La pasta… nel bicchiere e
nel cucchiaio” dove per la terza volta sarò ai fornelli, presentando una
personale rivisitazione di una ricetta della tradizione in versione finger.
La ricetta che segue è quella
dedicata al tema la birra nel piatto mentre nei prossimi giorni posterò la
pasta finger. E la ricetta della sfida? Ma è top secret, naturalmente!
Il connubio è quello tra i legumi (le lenticchie e le arachidi), i cereali (quelli presenti nella pasta e nella cotta della birra) e il cioccolato fondente, la nota croccante assieme alle arachidi tostate. Si termina con il profumo dolce del pepe nero lungo e delle zeste di arancia.
Come la Pasta e Fagioli, e tutte
le zuppe che hanno cresciuto generazioni di contadini infatti, anche questo piatto, che vede la birra dei Mastri Birrai Umbri come ingrediente principe, è
completo da un punto di vista nutrizionale con una differenza: è gluten free. L'amaranto infatti, presente nella pasta "LaZero",
che verrà presentata proprio durante le giornate del Festival, è un
falso cereale: come il quinoa e il grano saraceno, dal punto di vista
botanico, non appartiene alla famiglia delle Graminacee, ma delle Amarantacee.
Ma le sorprese non sono finite qui: oltre all'amaranto, infatti, la pasta che
userò viene preparata anche con la farina di Konjak, una radice presente nella cultura
gastronomica giapponese che viene utilizzata per la preparazione degli
shirataki.
Una finta “Pasta e Fagioli” per i “Primi d’Italia” ovvero una Zuppa di cotta 74 “Mastri Birrai Umbri” con pasta all’amaranto, arachidi e cioccolato fondente
Ingredienti
(per 6 persone)
40
g di burro
50
g di farina di farina di riso
350
gr di birra Cotta 74 “Mastri Birrai Umbri”
100
g di brodo vegetale o acqua
2
arance bio dalle quali ottenere 100 g di succo e le zeste per la decorazione
100
g di panna
200
g di rigatoni “LaZero” con Konjak e Amaranto
40
g di zucchero di canna
5
semi di cardamomo verde
30
g di fava di cacao 100% Valrhona
30
g di arachidi
sale
all’arancio
olio
evo.
Procedimento
Sbucciare
e tostare in una padella antiaderente le arachidi, tritarle grossolanamente con
un coltello.
Ottenere
dalle arance il succo e le zeste. Queste ultime andranno coperte da pellicola alimentare, per non perdere il profumo a causa dell’ossidazione.
In
una casseruola dal fondo pesante sciogliere il burro con la farina per preparare un roux che
andrà diluito un poco alla volta con la birra, mescolando e facendo attenzione che la bechamelle
non abbia grumi. Unire lo zucchero, il brodo vegetale mescolato al succo d’arancio e la panna,
portare a bollore, cuocere per qualche minuto e mettere da parte. Regolare di
sale.
Nel
frattempo lessare la pasta in una casseruola assieme ai semi di cardamomo
raccolti in una garza ed unirla alla zuppa. Scolare al dente, lasciare un
cucchiaio di acqua di cottura ed emulsionare con due cucchiai di olio evo.
Mettere da parte.
Impiattare
mettendo sulla fondina, meglio cappello di prete, una cucchiaiata abbondante di
pasta, un mesto di zuppa e terminare con la granella di arachidi e il cru di
cacao. Servire immediatamente con una macinata di pepe nero e le zeste di
arancia.
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