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Una finta “Pasta e Fagioli” per i “Primi d’Italia” ovvero una Zuppa di cotta 74 “Mastri Birrai Umbri” con pasta all’amaranto, arachidi e cioccolato fondente

Torna I Primi d'Italia, il Festival nazionale che fonda le sue radici nella pasta e nei primi piatti della tradizione gastronomica italiana.
Una maratona culinaria, che promuove a tutto tondo la cultura del primo piatto in Italia con le eccellenze agroalimentari che contraddistinguono la portata principale dei nostri menù: pasta, riso, zuppe, polenta, gnocchi. Ovvero Make Pasta, not war!


Dal 25 al 28 settembre, nel centro storico di Foligno, i Villaggi del Gusto sapranno accogliere le miglialia di visitatori (lo scorso anno si parlò di più di centomila persone entusiaste nonostante il diluvio) con le lezioni di grandi Chef, le mostre-mercato, gli spazio junior, la social area, la caccia al tesoro digitale, la maratona del benessere e le tante prelibatezze da gustare in compagnia.


"Repetita juvant" recitavano i latini e mi auguro che l’auspicio possa divenire realtà: unitamente a Federica Gelso Giuiani, Luca Sessa ed Andrea Grillo, ci sfideremo a colpi di pasta ripiena sul palco del Festival per la “Doppia Sfida” mentre io sarò coinvolta in altri due momenti legati al cibo ed ai social dei Food Experience 3.0:

sabato 27, ore 17:00, in abbinameno all’azienda Mastri Birrai Umbri: il tema dell’appuntamento è la birra nel piatto ed elaborerò dal vivo una ricetta che avrà come protagonista la birra.

Domenica 28, alle ore 16:00 la partecipazione e premiazione del contest pubblico “Hai le mani in pasta?”, sul palco del Festival ed alle ore 18:00 partecipazione “Blog Talk” con “La pasta… nel bicchiere e nel cucchiaio” dove per la terza volta sarò ai fornelli, presentando una personale rivisitazione di una ricetta della tradizione in versione finger.

La ricetta che segue è quella dedicata al tema la birra nel piatto mentre nei prossimi giorni posterò la pasta finger. E la ricetta della sfida? Ma è top secret, naturalmente!


Il connubio è quello tra i legumi (le lenticchie e le arachidi), i cereali (quelli presenti nella pasta e nella cotta della birra) e il cioccolato fondente, la nota croccante assieme alle arachidi tostate. Si termina con il profumo dolce del pepe nero lungo e delle zeste di arancia.

Come la Pasta e Fagioli, e tutte le zuppe che hanno cresciuto generazioni di contadini infatti, anche questo piatto, che vede la birra dei Mastri Birrai Umbri come ingrediente principe, è completo da un punto di vista nutrizionale con una differenza: è gluten free. L'amaranto infatti, presente nella pasta "LaZero", che verrà presentata proprio durante le giornate del Festival, è un falso cereale: come il quinoa e il grano saraceno, dal punto di vista botanico, non appartiene alla famiglia delle Graminacee, ma delle Amarantacee. Ma le sorprese non sono finite qui: oltre all'amaranto, infatti, la pasta che userò viene preparata anche con la farina di Konjak, una radice presente nella cultura gastronomica giapponese che viene utilizzata per la preparazione degli shirataki.

Una finta “Pasta e Fagioli” per i “Primi d’Italia” ovvero una Zuppa di cotta 74 “Mastri Birrai Umbri” con pasta all’amaranto, arachidi e cioccolato fondente

Ingredienti (per 6 persone)
40 g di burro
50 g di farina di farina di riso
350 gr di birra Cotta 74 “Mastri Birrai Umbri”
100 g di brodo vegetale o acqua
2 arance bio dalle quali ottenere 100 g di succo e le zeste per la decorazione
100 g di panna
200 g di rigatoni “LaZero” con Konjak e Amaranto
40 g di zucchero di canna
5 semi di cardamomo verde
30 g di fava di cacao 100% Valrhona
30 g di arachidi
sale all’arancio
olio evo.

Procedimento
Sbucciare e tostare in una padella antiaderente le arachidi, tritarle grossolanamente con un coltello.
Ottenere dalle arance il succo e le zeste. Queste ultime andranno coperte da pellicola alimentare, per non perdere il profumo a causa  dell’ossidazione.
In una casseruola dal fondo pesante sciogliere il burro con la farina per preparare un roux che andrà diluito un poco alla volta con la birra, mescolando e facendo attenzione che la bechamelle non abbia grumi. Unire lo zucchero, il  brodo vegetale mescolato al succo d’arancio e la panna, portare a bollore, cuocere per qualche minuto e mettere da parte. Regolare di sale.
Nel frattempo lessare la pasta in una casseruola assieme ai semi di cardamomo raccolti in una garza ed unirla alla zuppa. Scolare al dente, lasciare un cucchiaio di acqua di cottura ed emulsionare con due cucchiai di olio evo. Mettere da parte.
Impiattare mettendo sulla fondina, meglio cappello di prete, una cucchiaiata abbondante di pasta, un mesto di zuppa e terminare con la granella di arachidi e il cru di cacao. Servire immediatamente con una macinata di pepe nero e le zeste di arancia.

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