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Ciambella con fava di cacao e panna. E la storia dei mattoncini Lego


Ti chiederai che cosa potrà unire la ricetta della ciambella con fava di cacao e panna con la storia dei mattoncini Lego. Entrambi si costruisco pezzo per pezzo. La prima sembra anglosassone ma profuma di medio oriente, con una dolcezza strana: quella del cioccolato bianco e quella, più severa, della fava di cacao. La seconda è una storia di ripartenza e di resilienza, perché i Lego sono come gli ingredienti di una ricetta
Ole Kirk Kristiansen nel 1891 era il tredicesimo figlio di una coppia di contadini danesi e non navigava nell'oro. A sette anni Ole Kirk era già nella bottega di un falegname, come giovanissimo apprendista. Bravo era bravo ed a venticinque anni aveva già una bottega tutta sua.
Due guerre ed una depressione, un continente devastato e da ricostruire. In mezzo l’incendio del negozio e un destino cinico e baro.
Ma Ole Kirk aveva una dono particolare: era capace di osservare e di adattarsi. 
I manufatti in legno che uscivano dalla sua bottega nel corso del tempo si modificarono, si rimpicciolirono quando il legno diventò un materiale troppo costoso e si divisero in pezzi, così da dare ai bimbi (nel frattempo si era specializzato in giocattoli) l’occasione di utilizzare al meglio l’illimitata fantasia che hanno in dotazione.

E’ il 1943 e Kristiansen fonde due paroleleg godt “ che significa “giocabene”. E nasce LEGO.
Alla fine degli anni '50 la sua compagnia è un successo internazionale e nel 1958, grazie all’intuizione del figlio che aveva visto nella plastica, materiale nuovissimo e così in voga negli Stati Uniti, una fonte di materia prima illimitata, nasce il mitico mattoncino che tutti conoscono.

Ma cos’è un mattoncino Lego? 
E’ l’icona di una società in evoluzione continua ed è, anche nelle dimensioni più piccole, stabile. 
E’ un oggetto che non tradisce e del quale ci si può fidare ed affidare.
Non ha genere e non ha età.
Un singolo mattoncino può diventare la pietra d’angolo della riproduzione 1:10 di una cattedrale oppure lo scalino di un pollaio, il molo dove attraccherà un vascello dei pirati, la panchina in cui si riposa, dopo una lunga passeggiata, un’anziana signora che porta a spasso il suo attempato quattrozampe.
E’ stazione di polizia, stazione dei treni e stazione spaziale.
E’ cucina e salotto, camera e giardino.  
E' arrancante camioncino di un contadino e sfavillante Ferrari.
I Lego sono magici, uniscono le generazioni.
I Lego non invecchiano: crescono ed evolvono.


Ingredienti e mattoncini: la fabbrica delle idee

I Lego ti danno una struttura mentale che ti consente di porti domande, di analizzare situazioni, di risolvere problemi.

In questi mesi di arresti domiciliari il “fare” ha spesso preso il posto del “pensare”, come se l’inattività, apparente, ampliasse il rumore assordante di quei silenzi che ci inquietano.
Il web è così diventato la piazza - elemento architettonico e sociale così importante delle nostre città ancora così medievali - momentaneamente inagibile, nella quale continuare a comunicare attraverso la condivisione del proprio “fare”, del proprio “sapere”.
Sapere messo a disposizione di tutti, con i mezzi più consoni alla propria personalità, che nel corso dei giorni di distanziamento sociale sono evoluti,  perfezionati, affinati.

Ed abbiamo cucinato come non ci fosse domani così da nutrire il vuoto che ci ha circondato e scacciare la sensazione di inutilità che la momentanea inattività ci ha riempito il cuore e il cervello, soprattutto. 

Ripartiremo, non può essere altrimenti, con modalità ancora tutte da scoprire e, in molti casi, da inventare. Ma sarà fondamentale farlo con modalità nuove, come se fossimo i mattoncini Lego. 
Adattabili ma stabili, trasformisti ed affidabili. 
Pronti ad offrire soluzioni impensabili. 
Pratici e comprensibili.
Senza genere e senza limitazioni.

Ripartire vorrà dire ubriacarsi di sentimenti e di emozioni da costruire. 
Come inventarsi una nuova vita, un giocattolo, una torta.

 

Ricetta: Ciambella con fava di cacao e panna, profumata all'acqua di rose. 

Se non vi piacesse l’idea di sporcarvi le mani con la ganasce (è una torta che si costruisce a pezzi, come lo è il gioco con i mattoncini Lego) potete semplicemente sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco, così da ottenere una glassa che si solidificherà.

Portata: dolci e lievitati
Dosi, per 6/8 persone
Difficoltà, media
Preparazione, 20’
Cottura, 40’

Ingredienti per la ciambella
  • 140 g di farina di farro Molino Racchello
  • 30 g di fava di cacao F.lli Gardini
  • 40 g di zucchero zefiro di canna
  • 8 g di lievito per torte
  • 2 g di sale, un pizzico
  • 200 ml di panna fresca
  • 100 ml di uova bio (circa 2 medie), a temperatura ambiente
  • acqua di rose, a gusto (attenzione che l’eccesso può essere stucchevole)
Ingredienti per la ganasce
  • 100 g cioccolato bianco
  • 45 g panna fresca
  • 5 g burro
Ingredienti per la decorazione
  • petali di rosa marocchina
  • mandorle a lamelle tostate
Procedimento
  • Porta il forno a 190°, statico.
  • Nella ciotola della planetaria, con la frusta a foglia, monta lo zucchero con le uova, fino a farle spumose. Ci vorranno circa 10’.
  • Nel frattempo con un mixer frulla le fave di cacao ottenendo una polvere che non sia troppo sottile: dovranno restare delle piccole scaglie.
  • Setaccia la farina ed aggiungi il cacao.
  • A parte monta la panna fresca, rendendola soda ma non eccessivamente solida.
  • Aggiungi alla montata di uova l’aroma (con parsimonia), la farina, un cucchiaio alla volta ed infine la panna, aiutandoti con una spatola e con movimenti dall’alto verso il basso, fino a quando non sarà tutta incorporata.
  • Imburra una stampo da ciambella di 22-24 cm di diametro, versa il composto e livellalo.
  • Inforna, porta la temperatura a 180° e continua la cottura per circa 40’. Prova stecchino d’obbligo.
  • Sforna, attendi qualche minuto e poi fai raffreddare completamente sopra una gratella.
  • Nel frattempo prepara la ganasce: porta a bollore la panna, versa sul cioccolato tritato con il burro e mescolare.
  • Versala sulla superficie della ciambella raffreddata e spolvera con i petali di rosa e le mandorle tostate.

2 ingredienti:

  1. Questa ciambella parla di tante storie, ad ogni morso si potrbbe andare in un luogo diverso, non solo geografico ma addirittura spirituale. Buon Maggio..io, te e le rose ;-)

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