Se l'uomo è ciò che mangia, il cuoco è ciò che cucina?

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"Mangia le more che diventi come Zeus!" ed un'insalata speziata con il melone, la feta e lo zenzero

Secondo la mitologia greca i frutti di bosco sono originari di Creta, l'isola che diede i natali a Zeus. Che evidentemente devono avergli fatto un gran bene, visto le sue gesta passate alla cronaca.

Piccole bacche di arbusti dotati di personalità, si tratta di frutti spontanei che l'uomo, nel corso dei millenni, ha saputo selezionare ed incrociare, così da rendere più semplice sia la coltivazione che la successiva raccolta, ottenendo così una variegata offerta di frutti che maturano lungo un periodo di tempo più lungo e che provengono da arbusti senza spine.

Il frutto della mora matura invece in un periodo più limitato, da agosto a settembre (meteo permettendo): è molto succoso, ha un sapore acidulo ed un buon profumo. Va raccolto con cura ed attenzione, anche perché il succo macchia mani ed abiti (viene usato infatti sia nell'industria conserviera sia in quella tessile "equa" per colorare e per tingere), conservato per non più di tre giorni nella parte bassa del frigo e magari cosparso di zucchero semolato prima di abbatterlo in negativo o congelarlo per poterne poi godere in inverno.

La mora è uno scrigno di bontà: ipocalorica, molto digeribile e dall'alto potere saziante, contiene solo 21 calorie per 100 grammi, il suo peso è composto da oltre l'80% da acqua e naturalmente le fibre la fanno da padrone. Come tutti i frutti di bosco la mora è ricchissima di potassio, unitamente al calcio, fosforo, magnesio e naturalmente il ferro. Contiene quasi 20 mg di vitamine per 100 g: la più presente è la vitamina C ed a seguire la vitamina A, la Riboflavina o vitamina B2, la Niacina o vitamina PP e la Tiamina o vitamina B1. Senza contare che tutti i frutti che manifestano un bel colore scuro, come il mirtillo, la prugna e vai con la macedonia della salute, sono ricchissimi di Antociani, flavonoidi dall'incredibile potere antiossidante.


In questi giorni, pochi purtroppo, dedicati al relax mi ritrovo circondata da graziosi cespugli di more e quindi dopo averle mangiare nature, in frullati e in estratti ho iniziato a sperimentare preparazioni un po' più complesse: cominciamo con un'insalata, che diventa in realtà un pranzo completo, e sto già prendendo appunti per i prossimi giorni, come un grazioso orzotto di more mantecato all'Asiago, un filetto di maiale, un dolcino con il pan brioche... stay tuned ;)

Insalata un po' speziata e al basilico con feta, melone bianco e more

Ingredienti (per due persone)
100 g di feta, 1/8 di melone bianco, 1 tazza di more, 10 foglie di basilico, 1 lime, la punta di un mix tra pimento, cannella e noce moscata, 1 pezzettino di radice di zenzero fresca, sale di maldon, olio evo.

Procedimento
Preparare una citronette con il succo del lime, un cucchiaio di olio evo, le spezie e la radice di zenzero grattugiata con il microplane.
Tagliare in dadolata regolare il melone e la feta.
Spezzettare grossolanamente le foglie di basilico e lasciarne un paio intere per il piatto.
In una ciotola unire la feta, il melone, il basilico e la citronette: mescolare delicatamente e trasferire in un  piatto, disporre le more e terminare con qualche fiocco di sale e le foglie di basilico intere.

1 ingredienti:

  1. Uh, ma come mi piace questa insalata! Sarà che adoro la feta, o che le more secondo me sono davvero divine (piaciuto il riferimento?!), ma sono davvero incuriosita :)

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