Non direi proprio che sono un'appassionata di pesca.
Soffro il mal di mare, anzi, di movimento, e l'unica volta che pescai da terra, in un laghetto a Fiera di Primiero, fui presa dal tal rimorso nel momento in cui avrei dovuto esaltarmi per l'obiettivo raggiunto che tolsi il piccolissimo amo (utilizzato senza esca in quanto esistono dei vermi di tutto rispetto ed ai quali non potrei mai far del male) e riconsegnai la trota pescata alle fredde acque di provenienza.
Però il pesce mi piace e mi piace anche cucinarlo in quanto riesce a dare il meglio di sé anche con cotture semplicissime, come quella che vi propongo oggi, e che riescono a preservare le qualità organolettiche così preziose, come l'Omega3, un grasso essenziale per l'organismo umano in quanto agisce sui lipidi del sangue (soprattutto nei trigliceridi) e sono fondamentali per il rallentamento del processo aterosclerotico.
La trota salmonata, dalle carni così rosate grazie all'alimentazione a cui viene sottoposta, è un po' la cartina di tornasole della pulizia delle acque nelle quali vive: devono essere appunto molto pulite ed ossigenate, incapace com'è di sopravvivere all'inquinamento. Non ama vivere sulla superficie e preferisce le acque fredde e profonde e da grande nuotatrice com'è sviluppa una muscolatura possente.
E quali altre qualità possiede la carne della trota? E' anche magra, anzi magrissima, e non supera il 5%. In questa ricetta, infatti, proprio grazie alla magrezza della carni di questo pesce, è possibile giocare con il gusto della pancetta che con la cottura in forno, unitamente al limone ed al rosmarino, donerà al piatto un profumo davvero unico.
Per il procedimento e la ricetta qui, unitamente a tante altre proposte per il mese di gennaio, nel sito de #lebuonericette di Pam e Panorama.
Buon lavoro e buon appettito.
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