A distanza di quasi un mese dal sisma che ha ferito mortalmente, oltre ad altri, il paese di Amatrice, non si contano gli eventi nati spontaneamente per raccogliere fondi e speranza. Momenti di generosità nati dall'emozione e dalla commozione realizzati grazie allo spirito di chi, anche quotidianamente, si mette a disposizione ed in gioco.
Noventa Padovana, il comune nel quale vivo (esattamente vivo a cavallo tra Noventa e San Vito di Vigonza :), e nello specifico l'ampia piazza, un'agorà a tutti gli effetti, è stata lo scenario di un momento di solidarietà organizzato nei minimi particolari e portato a termine egregiamente: "Un'Amatriciana per ricostruire".
A me è stato semplicemente chiesto di testare la ricetta, De.Co e con un disciplinare severo, e di renderla comunque realizzabile per grandi numeri, come quelli che ci auguravamo si potessero fare: quindi assolutamente no pasta corta (anche se molto più semplice da gestire), vade retro pancetta e bacon (visto anche questo) e men che mai grana o parmigiano (tanto grattugiato non si capisce). La pasta servita, dal primo all'ultimo piatto, era perfetta e buona.
I numeri? Eccoli!
Sabato 17 settembre, in Piazza Europa, erano presenti 1500 persone alle quali sono stati serviti 1800 piatti dagli 80 volontari della Accademia delle Professioni Dieffe, della Protezione Civile e del Comune. E gli ingredienti lavorati? 200 kg di pasta Sgambaro, 40 kg di guanciale, 3 forme intere di Pecorino il tutto spadellato e servito grazie ai 16 punti fuoco messi a disposizione da Berto's. E generosamente annaffiato da 600 litri di Birra Antoniana. Durante la serata ci sono stati due momenti divertenti ed emozionanti insieme: il collegamento Skype con la cucina allestita ad Illica dalla Fic, che serve centinaia di pasti al giorno, e lo spettacolo di danza realizzato dagli allievi della Ballet Studio Accademia. L'intero ricavato, in quanto tutta la materia prima è stata offerta, verrà consegnato dal Sindaco di Noventa, Alessandro Bisato, al Sindaco di Amatrice, Sergio PIrozzi, nei prossimi giorni (qui una breve rassegna fotografica).
E' proprio vero che ad essere buoni c'è più gusto!
Direttamente dal sito del Comune di Amatrice ecco le considerazioni circa la storia, gli ingredienti e le fasi di preparazione di un piatto che, erroneamente, viene attribuito alla cucina romana, mentre furono i pastori, con la transumanza da e verso le campagne, che fecero conoscere questa ricetta alla capitale. La versione originale, alla "gricia", è bianca in quanto il pomodoro fu aggiunto quando la ricetta scese in città. Fondamentale la proporzione di un quarto di guanciale rispetto al peso della pasta.
La ricetta è un prodotto De.Co ed è preparata con prodotti De.Co: il guanciale di Amatrice e il pecorino di Amatrice, diverso da quello romano, solitamente utilizzato in quanto più facile da trovare sul mercato. Ho indicato la provenienza di tutti gli ingredienti utilizzati ed ho preferito i pomodori San Marzano in lattina in quanto quelli freschi non sapevano di niente.
L'Amatriciana di Amatrice
Ingredienti
500 g di spaghetti n. 5 Khorasan Pasta Sgambaro
125 g di guanciale di Amatrice DeCo
1 cucchiaio Olio Evo Centrone Colline Pontine Dop
400 g di pomodori San Marzano Dop Il Pastaio di Gragnano
100 g di Pecorino di Amatrice De.co.
1 peperoncino intero secco
Sale grosso di Pirano, Slovenia
Vino bianco secco, ho usato del Ribolla Gialla
Preparazione
Tagliare il guanciale in dadolata.
Scaldare una padella di ferro e rosolare a fuoco vivo con il peperoncino fino a quando il grasso non diventa trasparente, sfumare con il vino, togliere i ciccioli e tenerli al caldo coperti, unire i pomodori e cuocere per qualche minuto nel grasso rilasciato dal guanciale. Regolare di sale, togliere il peperoncino e rimettere i ciccioli nella salsa.
Nel frattempo lessare in abbondante acqua salata gli spaghetti e grattugiare il pecorino. Scolare, trasferire gli spaghetti in una terrina con il pecorino, attendere qualche secondo e versare la salsa, mescolare bene e servire immediatamente con del pecorino a parte.
Direttamente dal sito del Comune di Amatrice ecco le considerazioni circa la storia, gli ingredienti e le fasi di preparazione di un piatto che, erroneamente, viene attribuito alla cucina romana, mentre furono i pastori, con la transumanza da e verso le campagne, che fecero conoscere questa ricetta alla capitale. La versione originale, alla "gricia", è bianca in quanto il pomodoro fu aggiunto quando la ricetta scese in città. Fondamentale la proporzione di un quarto di guanciale rispetto al peso della pasta.
La ricetta è un prodotto De.Co ed è preparata con prodotti De.Co: il guanciale di Amatrice e il pecorino di Amatrice, diverso da quello romano, solitamente utilizzato in quanto più facile da trovare sul mercato. Ho indicato la provenienza di tutti gli ingredienti utilizzati ed ho preferito i pomodori San Marzano in lattina in quanto quelli freschi non sapevano di niente.
L'Amatriciana di Amatrice
Ingredienti
500 g di spaghetti n. 5 Khorasan Pasta Sgambaro
125 g di guanciale di Amatrice DeCo
1 cucchiaio Olio Evo Centrone Colline Pontine Dop
400 g di pomodori San Marzano Dop Il Pastaio di Gragnano
100 g di Pecorino di Amatrice De.co.
1 peperoncino intero secco
Sale grosso di Pirano, Slovenia
Vino bianco secco, ho usato del Ribolla Gialla
Preparazione
Tagliare il guanciale in dadolata.
Scaldare una padella di ferro e rosolare a fuoco vivo con il peperoncino fino a quando il grasso non diventa trasparente, sfumare con il vino, togliere i ciccioli e tenerli al caldo coperti, unire i pomodori e cuocere per qualche minuto nel grasso rilasciato dal guanciale. Regolare di sale, togliere il peperoncino e rimettere i ciccioli nella salsa.
Nel frattempo lessare in abbondante acqua salata gli spaghetti e grattugiare il pecorino. Scolare, trasferire gli spaghetti in una terrina con il pecorino, attendere qualche secondo e versare la salsa, mescolare bene e servire immediatamente con del pecorino a parte.
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