In cucina non è così semplice cucinare con il nero, in modo un po' insolito...ma la giornata uggiosa mi ha suggerito una variante ad un piatto che stavo preparando per cena, Gnocchi alla romana.
Una veloce controllata agli ingredienti in frigo..ok, c'è tutto, si può partire con
Gnocchi di semolino in nero con bottarga, datterini e ricotta di pecora salata.
800 gr di latte crudo, 200 gr di panna fresca, 250 gr di semolino, 2 tuorli, tre cucchiaini di nero di seppia, ricotta salata da grattugiare, una ventina di datterini siciliani freschi, un po' di bottarga da grattugiare, erba cipollina fresca (anche il timo fresco non ci sta male), sale integrale, pepe nero lungo.
Portare a bollore il latte con la panna ed il sale. Abbassare la fiamma e sciogliere il nero di seppia, versare a pioggia il semolino e mescolare con una frusta facendo attenzione che non si formino grumi. Cucinare per 15 minuti, mescolando continuamente come fosse una polentina. Togliere dal fuoco, aggiungere i tuorli, uno alla volta, tre cucchiai di ricotta di pecora grattugiata, regolare di sale e pepe.
Stendere l'impasto sopra un foglio di carta da forno, lubrificare con un po' di olio evo mani e matarello e stendere una sfoglia piuttosto spessa, 5 mm. Ricavarne dei dischi con un coppapasta di 5 cm di diametro, impiattare e mettere al caldo, coprendo con un foglio di alluminio (altrimenti si seccano di dischetti) nel forno a 100°.
Ungere una padella con dell'olio evo, aggiungere i datterini tagliati a rondelle, saltarli per 1', aggiungere un po' di bottarga grattuggiata e cucinare per 1' ed unire, spadellando per un'altro minuto, la ricotta e l'erba cipollina.
Togliere dal fuoco, versare un paio di cucchiaiate di pomodorini sopra i piatti precedentemente preparati, versare un filo d'olio e servire, con un calice di bollicine, quelle che preferite!
Essere bisbetica tutto il giorno fa venire una gran fame. Lucy
Questa è una ricetta "geniale"..da concorso direi!! Pensaci, se mai ne capitasse uno!!
RispondiEliminaBuona settimana!
Tanto per cambiare mi stupisci sempre, cara Amalia... Io, a proposito di nero, amo moltissimo il riso venere, che rende tantissimo sia in foto che nel palato!
RispondiEliminaGnocchi alla romana.. mmm... davvero squisiti!! questo tocco di nero di seppia è inconfondibilmente unico e gradevole...!!
RispondiEliminaIl cappello da che non te lo toglie nessuno.....sono d'accordo con Solidea....pensaci!!!!
RispondiEliminaciao e buon inizio settimana
@ Solidea, grazie mille. Si porebbe fare un contest "optical", ricette in bianco e nero. Che ne dici? Magari in tanden tra più foodblogger. Buona settimana anche a te.
RispondiElimina@ Stefani, ciao e grazie per le tue parole. Il riso venere lo amo moltissimo anch'io. Ho usato poco tempo fa quello il nero wilde lungo....50 minuti di cottura! Ci sarebbe voluta una magia
@ Grazie Edi e buona settimana.
@ Buona settimana Masterchef: come dicevo a Solidea un contest o raccolta optical sarebbe un'idea carina da sviluppare. Casomai chiederò aiuto oppure ospitalità ad un blog più visitato del mio così da poter realizzare una bella raccolta!
davvero geniale questa ricetta!! complimenti! bravissima come sempre!
RispondiEliminaMi piacerebbe proprio assaggiare questo piatto cosi' particolare!
RispondiEliminaIo sto pensando da un po' di fare una cosina in b.n. se mi riesce e l'autostima aumente...certo che ci sto!!
RispondiEliminaCosì zittiamoa chi dice che certi contest nei blog sono "banali"..ma il mondo è fatto anche di persone semplici..o no?
(sempre polemica, ma mi viene il nervoso quando leggo certe cose!)
una delizia per gli occhi, non oso immaginare cosa siano per il palato ^^
RispondiEliminacomplimenti!
@ Federica, Maurina e Leonardo: grazie mille! L'aspetto insolito ed un mix di gusti molto piacevole, davvero.
RispondiElimina@ Solidea, considerami già della partita! E, se mi permetti, è bellissima questa tua passione. Purtroppo è da tempo che chi spara cavolate conta nell'impunità e si finisce per assuefarsi a tutto. I soliti soloni che hanno da ridire su tutto si dimenticano un aspetto fondamentale: che è la passione che tiene vivi, anche in un contesto enogastronomico. E le eccellenze, allora? Non sono frutto di passione, anche di una singola persona? ....forse sono degli appassionati di panini surgelati, cotolette stampate, vino ad 1 euro alla bottiglia, compresi vetro e tappo....;-)