Domenica ho avuto tutta la mia famiglia a casa, per festeggiare il compleanno di mia sorella, Federica, mamma degli “Unni”, Alessandro e Samuele, i gemelli che ad aprile compiranno 6 anni, affettuosamente chiamati Unni prima da me e poi dalla mamma medesima. Perchè se è vero i figli so’ pieze e’ core è anche vero che gli spigoli dei muri di casa mia non sono in kriptonite, ma di banalissimo e fragilissimo cemento, in alcuni punti addiritura armato. Ma vi assicuro che non basta…come è assolutamente inutile tagliare l’erba del giardino prima del loro arrivo. Vi ricordate Attila? “Dove passo io non crescerà più un filo d’erba!”
Dilettante. Non ha mai messo a vivo le radici di un abete, lui. E siccome mangiava, con il suo popolo, radici e carne semicruda ho pensato che una ricetta che prevedesse l’uso di ingredienti che “il flagello di Dio” non aveva mai visto, neanche dipinti, forse avrebbe addolcito il temperamento dei nipotini (e salvaguardato la raccolta di moto di Edoardo).
Muffin Survivor
Ingredienti
250 gr di farina 00, 150 gr di miele d’acacia, 1 uovo grande, 3 gr di sale, 15 gr di lievito, 85 gr di olio evo profumato al mandarino (e/o 85 gr di burro chiarificato ed una grattugiata di buccia di arancia non trattata), 240 gr di latticello, zucchero a velo
Senza planetaria perchè ho seriamente temuto per la sua incolumità, una ciotola per ciascuno: ad Alessandro quella degli ingredienti secchi (farina setacciata con il lievito, il pizzico di sale) mentre a Samuele quella con gli ingredienti umidi (l’uovo appena sbattuto, il latticello, la buccia d’arancia ed il burro a temperatura ambiente oppure l’olio evo profumato all’arancia, il miele per ultimo).
“Ma lui ha più cose di me dentro!!!”
“Si, ma la farina è fatta da tanti chicchi”
“Ah, va bene”
Poi il capo (in questo caso io) con sguardo severo ma giusto suggerisce (ordina) che gli ingredienti umidi vengano versati in quelli secchi e, mescolando a 4 mani e 2 mestoli, si ottiene un composto granuloso (posso togliere i pallini? Provaci, che ti blocco la crescita!) e senza traccia di farina.
A cucchiaiate nei pirottini dentro lo stampo per muffin (uno stampo a testa) e nel forno a 200° per circa 20’ (se li guardate troppo non lieviteranno mai!)
Di solito si dovrebbero lasciar raffreddare sopra una gratella ma dopo un paio di urli miei (non si tolgono con la paletta da pasticcio! E neanche infilzandoli con i bastoncini cinesi!!!!) la saggezza ha preso il sopravvento ed all’unanimità abbiamo deciso di lasciarli lì e di decorarli con lo zucchero a velo (un dispenser di zucchero a velo a testa) una volta raffreddati.
“Che buoni, Zia Nianna!
“Grazie Amori, ma li avete fatti voi”
“Ne facciamo ancoa?”
“Se masticate seduti ed in silenzio” ;-)
Ah, la famiglia! …. però ho regalato a ciascuno il set ikea per piccoli cuochi….il matarello non è pesante, non dovrebbero farsi troppo male….;-)
Che delizia dei piccoli Unni che girano per casa ... altrui! Bella l'idea di impegnarli (e se la farina non l'hai ritrovata dappertutto, sei una grande!) a cucinare dei muffins addolcenti e assolutamente sani (nel senso di salubri... il mio pargolo n. 3 docet)! Ultima domanda: il latticello è quello ricavato dal burro chiarificato??? e ultimissima (assicuro): posso sostituire con la (più calorica ahimè) farina di riso? Perché i tuoi muffins sono sempre garanzia di successo!
RispondiEliminaInfine suggerimento: visto che con i tuoi muffins, io ho partecipato alla raccolta di Pan di Panna, perché stavolta non partecipi direttamente tu? Con la fantasia (!?!?) che mi ritrovo li ho sempre chiamati i muffins di QB, adesso ci vorrebbero gli originali e non solo le copie!
Baci e ti lascio il link: http://pandipanna.blogspot.com/2009/10/muffins-mania.html
Stefania
Con questa deliziosa cronaca di "sopravvivenza" mi hai già rallegrato la giornata! E ci credo sì "zia Nianna" che i muffins erano buonissimi con miele e agrumi. Il profumo dei mandarini è qualcosa di fantastico. Ora ti rubo un muffin (of couse!) e mi vado a guardare come si fa l'olio profumato. Un bacione e buona giornata
RispondiEliminaCiao, questa ricetta é proprio per noi:Unni-Attila-Ungheresi: bambine ungheresi!Pestifere come il loro antenato, le metteró subito all'opera.Michela D.
RispondiElimina@ Ciao Stefania, grazie per il link di pandipanna! Magari posto un altro muffin: quello che hai postato tu, per quanto ispirato da te, è tutto tuo!!! Comunque ti ringrazio tantissimo, davvero. Circa il latticello è il siero che rimane dalla lavorazione della panna per farla diventare burro: con un litro di panna prepari circa 400 gr di burro, il resto è siero. Ha un gusto un po' acido (tipo lo yogurt base) e comunque lo trovi in commercio (non in tutte le insegne della grande distribuzione). La farina di riso ok. Ho trovato un mulino vicino a casa....e sto facendo esperimenti con la farina di kamut ed altre a basso tenore o prive di glutine...ma è po' complicato!
RispondiEliminaUn giorno faremo cucinare il tuo pargolo nr. 3 e i gemellini.....si salvi ch può!). Un bacione.
@ Ciao Federica, hai ragione: bisogna fare di necessità virtù. Prendine pure quanto vuoi, di muffin! Perl'olio è molto semplice: le bucce in infusione, private dell'albedo (la parte bianca amarognola) lasciate in infusione al buio per qualche tempo oppure, per un risultato più celere, scaldare (anche a microonde in un contenitore di vetro) l'olio con le bucce per pochissimo tempo. Sentirai che profumo!
@ Ciao Michela! Ti assicuro che lavorare insieme in cucina è risultato meglio di mille raccomandazioni, un sacco di urla e altrettanti castighi! E poi manipolare il cibo è la prima forma di scrittura....si può sempre dire che stanno facendo i compiti!! Un abbraccio.
RispondiEliminasembrano buoni e tu sei meravigliosa!!! Buona giornata
RispondiEliminaChe simpatico racconto!! Io di Unni me ne intendo, a parte lo chef a domicilio, principalmente sono "insegnante di scuola dell'infanzia"... una vera orda di piccoli guerrieri scatenatissimi e di tanto in tanto il "laboratorio di pasticceria" mi aiuta a tenere tutta la truppa nei ranghi! Buoni i muffin!
RispondiEliminaDeborah
@ Ciao Colombina! Grazie di cuore e dolcissima giornata anche a te! :-)
RispondiElimina@ Ma sai che ho scoperto che siamo entrambe dei pesci? Allora è un segno del destino: cucina e .....lo zen e l'arte di far respirare con la pancia!
Aaaahhhhh gli Unni...
RispondiEliminaSi sono "addolciti" e stancati dopo la pastrugnata o no?
Complimenti per i muffini, golosissimi! :))
@ Ciao Betty e grazie! In effetti qualche effetto l'hanno sortito...di breve durata, ma sempre meglio di nulla. :-)
RispondiEliminaBellissima ricetta e racconto strepitoso, mi hai rallegrato il mattino.
RispondiEliminaHo una curiosità per l'olio aromatizzato: c'è una proporzione tra i due ingredienti? quanto olio rispetto alle bucce? suupongo che dipenderà da quanto voglio aromatizzarlo, ma immagino che ci saranno dei minimi da rispettare.
C'è qualche olio più indicato?
Grazie, davvero. L'olio che ho utilizzato è un prodotto che ho acquistato nel Salento, durante i giorni "gustosi" organizzati da Slow Food. La ditta si chiama Santi Dimitri e cura sia l'oliveto che l'agrumeto. La proporzione che faccio io è al 10% di aroma rispetto all'olio, ma come dici giustamente tu si tratta davvero di gusto personale. Io uso quasi esclusivamente olio extravergine d'oliva anche per la produzione di muffin o dolcettini, soprattutto quello meno "verace" e reso più delicato grazie ad ingredienti come la scorza di limone o le bacche di vaniglia.
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