Se l'uomo è ciò che mangia, il cuoco è ciò che cucina?

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Ho sciupato il tempo e ora il tempo sciupa me. William Shakespeare


Il 1^ maggio è stato, come di consueto, un giorno di lavoro. Silenzioso ed un po' più lento del solito perchè avevo bisogno di riflettere sulla frase dello scrittore inglese.
No, non mi sono guardata allo specchio sconsolata, tutt'altro, mi piacciono le mie rughe. Sono mie, dicono che sono io.

Stavo semplicemente riflettendo sulla mia endemica, cronica, fagocitante mancanza di tempo; sempre a rincorrere, sempre a farmi rincorrere..e poi? E poi si girano le pagine del calendario, si spostano gli abiti da una parte all'altra dell'armadio, si formano pile di libri che ci si promette di leggere, mentre il tempo passa e le cose accadono troppo velocemente.

Così Roberto mi ha preso un'amaca da mettere tra gli alberi, abbastanza larga da accogliere due bimbi oppure un adulto con libri e giornali e magari una copertina perchè potrebbe essere utilizzata al mattino presto, per salutare il nuovo giorno, con l'erba ancora umida di rugiada oppure alla sera tardi, quando dalle case le luci morbide sembrano salutare il giorno che sta passando, accompagnando al riposto notturno chi vive all'interno, come fa la mamma che bacia i piccoli e rimbocca loro le coperte.

E dopo un po' di tempo trascorso a guardare l'alba che diventa mattina bisognava continuare le carezze all'ego con una bella colazione, anche questa lenta, sia perchè gustata con lentezza sia perchè composta da ingredienti che hanno avuto bisogno di tempo per divenire ciò che ora sono.

Confettura di fragole con zucchero di canna, cardamomo e pistacchi e Pane di lievito madre e farina integrale.

Ingredienti
1 kg di fragole bio, 500 gr di zucchero mascavo (zucchero di canna coltivato dai contadini dello Stato del Paranà-Brasile e distribuito da www.yabasta.it), un cucchiaio di cardamomo, tre cucchiai di granella di pistacchio

In una pentola di rame unire le fragole mondate e lavate allo zucchero di canna, una volta sciolto lo zucchero aggiungere il cardamomo. Dopo circa 40' si dovrebbe già essere formata la confettura, della giusta consistenza. Spegnere e lasciar riposare per una giornata. Il giorno successivo rimettere, sul fuoco, aggiungere la granella di pistacchio, portare a bollore e cucinare per 5' e riempire dei vasetti Bormioli già sterilizzati, chiudere il coperchio, rovesciarli e lasciar reaffreddare.
Andrebbero lasciati tranquilli per almeno un mesetto al buio ma...che volete farci..sono così golosa! :-)

Pane di pasta madre e farina integrale

In verità gli ingredienti di questo pane sono davvero tutti "ad occhio": ai circa 300 gr di pasta madre ho aggiunto almeno altrettanta farina integrale bio, un cucchiaino di miele ed uno e mezzo di sale integrale. Mentre il gancio della planetaria lavorava con impegno ho aggiunto un po' alla volta dell'acqua a temperatura ambiente che tengo sempre in una caraffa, a decantare.
Quando si è ben incordato ho messo l'impasto in una ciotola e l'ho lasciato riposare direi tre orette e poi l'ho messo a cucinare nella macchina del pane, impostando solo la funzione cottura (circa un'oretta).

Raffreddato il pane, tagliato a fette di circa un centimetro e tostato in forno si ottengono delle fette integrali davvero "slow" da arricchire con la confettura equa e solidale!

Buona giornata a tutti. ;-)


13 ingredienti:

  1. buonissima questa marmellata... devo provarla a tutti i costi!
    baci

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  2. una fetta di pane e marmellata davvero invitanti, mi piace il caffè e lo accompagno un pò a tutto, e.....questa fetta e un caffè!

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  3. una colazione slow, coccolosa è quello che mi ci vorrebbe, ma rallentare non è (quasi)mai possibile

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  4. la fresca brezza del mattino ha accarezzato anche il mio volto su quell'amaca....
    amo i post che raccontano....

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  5. Se ti può consolare anche per me il 1° maggio è stato giorno di superlavoro, come tutto questo periodo....e il tempo scorre inesorabile, come ti capisco!!
    Bellissima la tua idea della marmellata con fragole cardamomo e pistacchi.....un tocco davvero originale, bravissima!

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  6. Che bello il titolo di questo post!

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  7. mi presti la tua amaca?
    anzi no,
    anche nella mia futura casa ci sarà...l'ho già comperata, ma su un terrazzo ora non la posso appendere...è di una tristezza!in compenso ho una stupenda quercia che mi attende!!!!
    la parola che hai usato..."fagocitata dal tempo" quanto è veraaaaa!!!!!

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  8. ...oppure: prendi tra le tue mani la tua vita, altrimenti lo farà ella. mi ricordo che, in tempi non sospetti, ti ho posto il quesito su questo affannarsi senza fine. la risposta non è pervenuta e, purtroppo, non può pervenire...per alcuno di noi. siamo parte e preda di un ingranaggio chiuso in un carter a tenuta stagna. ci illudiamo di esserne fuori durante i brevi periodi di " vacanza " , ma anche allora, vacanti non siamo. l'unica soluzione sarebbe abbandonare la frenesia della ricerca del benessere, ma, guardando molto indietro, prima era il pane ogni giorno,poi un telo da indossare, poi un paio di sandali per proteggere i piedi, poi la bici...poi l'i-phone.
    come prometeo, siamo incatenati a questa rupe e l'aquila, inesorabilmente, ogni mattina viene a trovarci. l'unica alternativa al ritorno primitivo, è farci trovare accoccolati sulla nostra personale, complice, accogliente, salvifica amaca, quale che ne sia l'essenza. la mia è proprio un'amaca , stesa tra due pini marittimi in giardino, dalla quale guardare il castagno, l'ulivo e le colline sopra al fiume, con un libro o una birra o la mia cucciola che mi allieta con la propria chiacchera o con tutto questo assieme.
    ...e sognare...
    un abbraccio,
    brontolo

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  9. Una marmellata da gustare con piacevole lentezza, le tue parole mi hanno colpito, perchè mi trovo in un momento simile, ma un mio amico molto saggio mi ha un giorno detto :- Se non ti fermi, sarà il tuo corpo prima o poi a cedere e ad importi di fermarti, anche con la mente.- Dico saggio, perchè io che sono sana e forte, guarda caso mi capita sempre qualche accidente più o meno grave, proprio quando mi rifiuto di ascoltare quello che dice il mio corpo.
    Baci Alessandra

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  10. che bell'immagine l'amaca di mattina prestissimo... mi rilassa il solo pensiero... peccato io non abbia un giardino :( sob... però... la tua marmellata mi risolleva... ti mando un sorriso grande :*

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  11. ciao
    grazie di essere una mia sostenitrice..
    io sono lia e sono davvero contenta che adesso anch io conosco il tuo blog ti ho aggiunta tra i blog che seguo..
    un abbraccio da lia

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  12. ho letto il tuo post tutto d'un fiato, come si fa con le poesie che rapiscono.. è bello "scovare" la poesia che sta nascosta nelle piccole cose, nei gesti quotidiani.. e lo si può fare solo rallentando un po' il ritmo, come dici tu.. un bel consiglio, che proverò di certo a seguire.. e complimenti per questa colazione.. semplice e appagante.. un abbraccio

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  13. @ Vorrei fare un ringraziamento corale perchè leggervi e sentirvi così vicini mi ha commossa. Davvero. Mi sono resa conto che questo blog è quel libro che dall'età di 10 anni volevo scrivere e poi per pudore ed insicurezza, tant'è. Ma la vita è davvero meravigliosa e ciò che tu avevi chiuso in un cassetto per i tanti perchè che ognuno di noi deve affrontare ogni giorno all'improvviso esce, spalancando porte e balconi! Rendermi conto che ciò che ispira il mio cuore e la mia anima è un motivo di condivisione con voi, carissime amiche ed amici, è quanto di più bello mi sia potuto accadere. E continua ad accadere :-)
    Grazie di cuore.

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