Se l'uomo è ciò che mangia, il cuoco è ciò che cucina?

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Che photoshop cancelli l'eritema?


Per una che riesce a commuoversi anche durante la premiazione della squadra di calcio dove milita il proprio figlio credo che la parola sensibile sia alquanto riduttiva.
Sono ipersensibile quando sotterro sotto un albero i corpicini di uccellini di poche ore caduti dal nido e piombati sulla piazzola del camper. Così che la loro vita e il sacrificio dei loro genitori non sia stato vano.
Sono stra-sensibile se a mezzanotte, mentre guido per rientrare dal lavoro, con la radio sintonizzata su Radiouno, mi parte il frenomentulo ascoltando l'inno d'Italia diretto da Allevi.
Sono arci-sensibile se ogni tre per due mi verrebbe da riempire una valigia ed andare a portare aiuto da qualche parte in giro per il mondo (veramente è un desiderio che avevo anche a 11 anni e non è mai venuto meno).


E ho scoperto che sono anche foto-sensibile se la superficie della mia pelle diafana (ahahahah! lo sponsor è Ace Densoattiva!) si ricopre di piccoli, quasi delicati puntini pruriginosi che manifestano una loro vita propria riempiendosi di siero, trasformandosi poi in dolorosi bubboni.

Un articolo letto in queste ore dice che si tratta "fotodermatosi" ovvero di un'allergia alla luce, patologia che negli ultimi 10 anni ha fatto raddoppiare i casi, arrivando a colpire ben 6 milioni di italiani. 
Sempre con la minoranza mi tocca stare....appartenere agli altri 54 che prendono il sole e, udite udite, si abbronzano durante una vacanza al mare sembrava brutto, vero?!

E quindi mi devo spalmare di crema neppure fossi una crepè alla nutella per NON prendere il sole. E visto che in camper le pulizie di primavera le ho già fatte non mi resta che cucinare, dato che la lettura dei giornali "femminili", pieni zeppi di coetanee in naftalina mi farebbe venire l'orticaria, in aggiunta.
Ma tanto domani torno in spiaggia, torno....


Eccovi dunque questa ricetta tipica salentina, cucina ricca di ingredienti "poveri" come i legumi e le "foje" ovvero foglie e cicorie selvatiche, ingredienti principali del pranzo tipico del contadino che all'alba, prima di iniziare il duro lavoro nei campi, faceva la scorta di proteine con quanto l'orto poteva offrirgli. Io mi sono limitata ad aggiungere un po' di foglie di basilico fresco e dei gamberi appena spadellati con birra artigianale locale, così da rendere appena un po' meno dolce il gusto di questo piatto davvero delizioso.

Fave a cecamariti (fave con crostini fritti e gamberi)

Ingredienti
500 gr di fave secche, 500 gr di gamberoni, 3 fette di pane pugliese, 2 spicchi d'aglio, una manciata di pomodori fiaschettino (o datterini), 1/2 cipolla, olio evo, sale grigio, 10 foglie di basilico freschissimo, 1 bicchiere e mezzo di birra (uno per voi e mezzo per i gamberi).

Procedimento
Mettere a bagno le fave secche la sera e al mattino successivo eliminare la scorza. Cuocerle, usando una pentola in coccio, in abbondante acqua salata. Durante la cottura (che dovrà durare almeno un paio d'ore) la tradizione suggerisce di cambiare l'acqua due volte, aggiungendo ogni volta dell'acqua calda.
All'ultimo cambio d'acqua unire lo spicchio d'aglio, la cipolla, i pomodori tagliati in spicchi e regolare di sale. Trascorso questo periodo di tempo le fave dovranno essere completamente sfatte: nell'eventualità continuare la cottura per un'altra mezz'ora.
Passarle con il passaverdura (oppure mixer ad immersione e poi setaccio).
Poco prima della fine della cottura saltare i gamberi con un filo d'olio evo e sfumare con 1/2 bicchiere di birra artigianale al doppio malto. Togliere dal fuoco, unire le foglie di basilico tagliate con la forbice, regolare di sale se necessario e mettere una cucchiaiata di gamberi sopra un paio di cucchiaiate di purea. Nel piatto poi troveranno posto anche dei golosissimi crostini di pane pugliese vecchio di un paio di giorni, fritto in abbondante olio fino alla completa doratura

"Signora, ma quest'anno non ti abbronzi?"
"Eh, sai com'è il sole invecchia e cerco di stare sempre all'ombra" (in realtà volevo dire: un altro commento e ti cito per danni!)

15 ingredienti:

  1. oh mi spiace per questo "inconveniente", deve essere davvero spiacevole. Io invece al sole non ci sto volutamente,prima di tutto perchè non resisto più di qualche minuto sotto il sole, e poi perchè ho una carnagione molto chiara e se non sto attenta mi abbrustolisco, quindi preferisco stare sempre all'ombra dell'ombrellone o a sguazzare in mare,ovviamente prima mi spalmo un bel pò di crema :)complimenti per la ricettam, buon week end

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  2. Accipicchia all'eritema...però se ti stoppa dal prendere il sole e "produci" tali squisitezze....non oso pensare ai profumini che si sprigionano dal camper!!Ti auguro però che questo "fastidio" ti passi presto,per goderti bene il mare meraviglioso del salento!Un bacione Pat

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  3. da Torino, senza abbronzatura e senza vacanze, proverò a fare questa strepitosa ricetta!!! :)
    Comunque è vero che il sole invecchia e il mare stanca... Goditi la gioventù e il riposo vicino al mare!!! ;)

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  4. Per fortuna ho la carnagione scura e non ho di questi problemi:-) Cmq il tuo piatto e' semplicemente squisito! ciao

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  5. Il sole è come il buon cibo va preso a piccole dosi. Impacchi di acqua e amido forse possono aiutarti....chiedi in farmacia.
    Sempre interessanti e gustosi i tuoi piatti...
    Goditi il salento... purtroppo io adevo ccontentarmi di qualche giorno nella "mia" Jesolo e per fortuna che è abbastanza vicina.
    Che rischi per tuo marito ....gli affilatissimi coltelli Zwilling!
    Ciao buona vacanza Dx

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  6. @Grazie Francesca. Da piccola ero sempre all'ombra, anche del pao dell'ombrellone. Poi ho imparato ad apprezzare la pelle ambrata...ma che fatica!
    @Grazie mille Pat, mi consolo in effetti con questo posto stupendo!
    @Grazie Alessandra! Ma nella tua meraviglia città hai Eataly...se dovesse necessitare una consolazione enogastronomica :))
    @Ciao Ombretta e come ti invidio!
    @Ciao Decimo, in effetti non avevo visto l'acquisto dei coltelli in viaggio di nozze come un pericolo per Roberto. Jesolo è una bella città: ci sono andata in vacanza dai 3 mesi agli 11 anni, sempre nello stesso condominio fronte mare e mia mamma diventata di color cioccolato, tanto che un anno le chiesero se ero sua figlia :D Un caro saluto e buon riposo con la tua famiglia.

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  7. oh mamma mia!!!! ma questo piatto e' strepitoso!!!!!!!!!! veramente se potessi ruberei questo piatto....questa foto e' bellissima!!!! peccato solo che non posso mangiare le fave e quindi non potrei rifarlo!!!
    Mi spiace per l'eritema....spero passi in fretta!!!!

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  8. Anche io sono iper sensibile, figurati che riesco a piangere ogni primo giorno di scuola dei miei figli... e anche io sono ipersensibile al sole... protezione 50 e ombrellone, sempre!
    Però che meravigliosa bontà questo piatto... si vede proprio che sei una persona sensibile!!!
    :*

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  9. Sai, cara, anche io sono sensibilissa, anche io ho sofferto di eritama e molte volte sono stata costretta ad andare in spiaggia coperta da capo a piedi risultando ridocola e prendo il sole solo sotto l'ombrellone, riuscendomi a bruciare sempre. Questa ricetta è meravigliosa, favolosa, incantevole, strepitosa, grazie, te la copio sicuramente, baci
    M.G.

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  10. @Grazie Nicoletta, troppo gentile. Non puoi mangiare solo le fave? Perchè potresti provare con dei ceci. Casomai se li trovo ci provo anch'io e poi ti so dire :)
    @Stefania, ti adoro! Protezione 50 è davvero molto. Ma una signora barese mi ha appena detto "Non c'è più il sole di una volta". E temo che abbia ragione: da piccola non mi scottavo mai, ora mi basta pensare al sole che mi riempio di bolle. Un abbraccione.
    @Caspita Piceto, anche tu sei ipersensibile! Sappimi dire se ti è piaciuta.

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  11. Ci sono stata l'anbbo scorso in Salento e anche io, per la prima volta, in camper, è stata una vacanza splendida !!!
    Ma mannaggia questo piatto mi è sfuggito ....

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  12. @ Ciao Mascia! Vedi, un'occasione per tornarci :)

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  13. Già solo il titolo del tuo post è un programma :) passo per un saluto, è sempre bello leggerti :)

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  14. parli di birra artigianale salentina: quale hai usato? Io ho provato tutte quelle del B94, durante la settimana in Salento :)

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  15. @E' un piacere averti come lettrice Erica, grazie di cuore :)
    @Ciao Cara, le birre del birrificio B94 sono davvero ottime, io ho usato per questo piatto la Beggia, profumata e quasi dolce.

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