Non vi ho ancora raccontato di quanto mi piaccia osservare le persone che fanno la spesa e il contenuto del carrello o del cestino che vanno via via riempiendo.
E' un'attività che mi diverte molto anche perchè la mia fantasia parte in quarta e mi immagino lo step successivo all'acquisto e alla preparazione del cibo: quando il protagonista della mia storia si siede finalmente a tavola e affronta il cibo!
Affrontare il cibo, esatto.
Una mia amica, Angela, aveva una teoria circa la scelta del partner: "ricordati che è fondamentale il suo rapporto con il cibo in quanto il binomio cibo-sesso è quanto di più rivelatore possa esistere! Vuoi mettere un uomo che affronta con golosità una morbida crema piuttosto uno che sta a cincischiare con la forchetta una fettina di prosciutto per togliere il grassino e poi le parti un po' più scure e poi quelle più chiare: sostituisciti al piatto e trai le tue conclusioni!" (In effetti, uscire in pausa pranzo con lei alle volte poteva risultare imbarazzante :)
Un po' come nella commedia "Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno" quanto il re disse ad un Bertoldo affamato che si stava tuffando sul succulento banchetto: "Qualsiasi cosa tu farai a quel pollo io la farò a te". Passato il primo stupore l'ingegno del contadino lo salvò da morte certa quando, tra il serio e il faceto, iniziò un'ispezione anale al povero pennuto. Il re non potè che scoppiare in una fragorosa risata e, finalmente guarito dalla sua perniciosa malinconia, elesse l'umile Bertoldo a saggio di corte.
Ricordo che feci questa considerazione ad Angela: alzò gli occhi al cielo e mi rimproverò di non prenderla troppo sul serio. Ma quando un paio di giorni dopo arrivò in ufficio felicemente stravolta dopo una cena, un dopo cena e una nottata memorabili capii, dalla descrizione del menù, da come il suo compagno l'aveva affrontato e da come poi aveva affrontato lei che la sua teoria era degna di una pubblicazione su "Science".
Sull'onda di queste riflessioni balneari (e nell'attesa di avere come commensale Patty Pravo in compagnia del suo fidanzato 21enne) ho pensato ad un piccolo stravolgimento di un piatto tipicamente estivo, prosciutto e melone, lasciando comunque liberi gli ospiti di consolarsi con un goloso panino preparato con un pane non lievitato e cotto a temperature altissime (scoperto in una panetteria di Torre San Giovanni) e un prosciutto locale frutto di allevamenti artigianali.
Zuppa di melone speziato e ciccioli di prosciutto crudo
Ingredienti (per persona)
2 fette di melone maturo, 2 fette di prosciutto, un po' di vino rosato salentino, coriandolo, sale rosa, pepe nero lungo, olio evo, olio essenziale spray di zenzero by In.gredienti di Alajmo.
Procedimento
Mondare le fette di melone, tagliarle in dadolata e lasciarle marinare in una ciotola di vetro con uno spruzzo di vino rosato, coriandolo macinato fresco, un filino d'olio, sale e pepe.
Dopo qualche ora al fresco (o in frigo) frullare il tutto, versare la crema in un bicchiere, spruzzare 1 volta l'olio essenziale di zenzero e decorare con una julienne di prosciutto crudo saltato qualche minuto con una pentola antiaderente.
Che bello questo post.....bella la teoria di Angela!!!!
RispondiEliminaQuesta zuppa di melone sembra veramente invitante ed e' veramente originalissima. Pero' anche quel prosciutto e pane fanno una gola pazzesca!!
e si e molto essenziale rapporto partner-cibo altrimenti la cucina muore ^__^
RispondiEliminaquesta ricettina e davvero molto chic e davvero ben presentata ... ecco se presenti questa davanti a qualcuno che non capisce un hacca hai finito la tua passione per la cucina...
complimenti..
lia
Questa si che è una teoria seria !! Sono ASSOLUTAMENTE d'accordo !!!!!
RispondiEliminauna teoria interessante....intanto ci gustiamo questa zuppetta che sembra deliziosa
RispondiEliminaConcordo pienamente con la teoria della tua amica sul rapporto cibo-sesso. La cosa che non si dice è che vale lo stesso anche per le donne, quindi occhio maschietti alle finte bellissime ;)
RispondiEliminaDeliziosa la tua versione di prosciutto e melone, quello spruzzo di zenzero è davvero un bel tocco. Brava.
io concordo con mae west :-)
RispondiEliminagrazie di esistere, anche da laggiù
ale
@Hai ragione Nicoletta: io mi sono gustata la zuppa mentre i ragazzi hanno preferito il pane con il prosciutto :)
RispondiElimina@Hai ragione Lia, ecco perchè Lia ho proposto la doppia opzione!
@E ti assicuro Mascia che ho le prove provate che funziona!
@Grazie Ragazzi!
@Luisa, mi cogli in fallo! Hai perfettamente ragione: che tipo di passione ci può essere in una donna che tocca con la punta delle dita ingredienti e pietanze? Grazie :)
@Ciao Alessandra, sei troppo buona e mi fai tornare indietro nel tempo! Grazie di esistere lo dicevano i sorcini al mitico Renato Zero :D
concordo pienamente con la teoria sulla relazione del piacere per il cibo/rapporti interpersonali " stretti ". sperimentato....
RispondiEliminaaltro apprendimento da trasmettere sul cibo che mi piace ricordare: prendi tutto ciò che vuoi, ma ciò che prendi devi mangiarlo, tutto. per rispetto di chi non può scegliere o, addirittura, prendere alcunchè.
quando ero bambino ( anch'io lo sono stato ) e accadeva di far cadere in terra un pezzo di pane, mia madre mi aveva inculcato l'abitudine di raccoglierlo, soffiarci sopra (il soffio antibiotico per eliminare batteri et similia ) e poi sfiorarlo con un bacio, quasi a chiedere scusa per questa disattenzione verso ciò che rappresenta l'alimento essenziale, per non dire sacro,fino dai tempi più antichi. un gesto tenero che, ancora oggi, ripeto inconsciamente, se, inavvertitamente, lascio cadere un pezzo di pane per terra. poichè oltre che della stessa materia della quale sono fatti i sogni, siamo fatti anche di cibo. se lo rispettiamo, è più probabile che, auticamente, rispettiamo noi stessi e gli altri.
un corale abbraccio, brontolo
@Bravo Brontolo, ottima riflessione. A qualcuno certi concetti bisognerebbe introdurli a colpi di matarello, ma non demordo!
RispondiElimina@Benvenuta Polvere di Stelle e molto lieta. Grazie della tua visita! A presto :)
Beh, io non solo sono d'accordo con la tua meravigliosa amica, ma l'ho sempre pensato. Così come ho pensato male di chi finisce un piatto in 3 secondi netti buttandocisi dentro come se non avesse mai visto del cibo....e quanti ne conosco di questi tipetti...E magari sei stata tu a cucinare per ore, con amore, devozione, aspettativa e delirante passione! Sei un mito. Abbraccione, Pat
RispondiEliminaEcco per te il primo numero di OPEN KITCHEN MAGAZINE!
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Un abbraccio,
Claudia Annie Carone, creative manager di OPEN KITCHEN MAGAZINE
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un post veramente gustoso. Grazie, la lettura è stata terribilmente piacevole.
RispondiElimina@Hai ragione Patty, purtroppo accade spesso e ti domandi cosa il commensale ha capito di quanto tu hai cercato di trasmettere con il tuo lavoro e il tuo amore. Grazie ancora!
RispondiElimina@Grazie Claudia, farò girare sicuramente!
@Molto gentile Alessa e grazie di essere passata a trovarmi.
bello questo post, grande Anna
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