Se l'uomo è ciò che mangia, il cuoco è ciò che cucina?

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Perdersi a guardare: le ultime cartoline dal Salento


Ultimi giorni di agosto e già stamattina il traffico era il consueto: caotico e rumoroso.

Sempre le solite facce scontrose al semaforo solo un po’ più abbronzate e ugualmente poco cortesi, come se una precedenza presa con la forza della tracotanza fosse salvifica, l’ultimo atto da compiere prima dell’inizio della fine.

In questi frangenti – e in effetti dipende molto dalla giornata ma ho deciso che non correrò più come una volta – ripenso all’unica frase che i Monaci Trappisti, ligi al voto del silenzio, si scambiavano quando si incontravano nei silenziosi chiostri dei laboriosi monasteri: “Ricordati Fratello che devi morire” quasi a ricordare, se mai ce ne fosse stato bisogno, che l’unica certezza alla nostra nascita è proprio che il miracolo della vita non è eterno e prima o poi finirà.

Nel lasso di tempo, minuti o somme di lustri, che ci viene concesso, bisognerebbe ogni tanto fermarsi e perdersi a guardare perché tutto ciò che porteremo con noi in Paradiso, nei Giardini dell’Eden, contemplando il volto di Allah, terminato il ciclo delle reincarnazioni oppure immersi in una immensa e laica luce, saranno solo le emozioni.

 maestrale

 castello di sabbia

palloncino?

tramonto a Punta Lapilli 

merito dell'uomo: non averci messo mano



dune e gigli

fornace
 terracotte








la migliore Italia


In attesa di riprendere a guardare il mondo con occhi lieti vi preparo una Confettura di fichi, arance e nocciole profumata con dell’acqua di rose, così da ricordare i dolcetti che Sharazad offriva al suo principe mentre si salvava con le fiabe e con l'amore.

Ingredienti
1,2 kg di fichi neri o verdi piccolini, 2 arance non trattate del Gargano, 1 kg di zucchero zefiro, acqua di rose, 2 lt di acqua, 100 gr di granella di nocciole bio.

Procedimento
Lavare i fichi e tagliarli in spicchi. Grattuggiare con la microplane la scorza delle arance e spremerne il succo.

In una pentola di rame portare a bollore l’acqua con lo zucchero e lasciar cucinare fino a quando la temperatura dello zucchero arriva a 110°(lo so che si potrebbe mettere insieme acqua, zucchero e fichi e la confettura risulterebbe ugualmente buona, ma questa tecnica che parte dallo sciroppo vi restituirà quasi un rosolio).
Unire i fichi, le scorze grattugiate, il succo, mescolare bene e lasciar cucinare a fuoco medio per circa 45’, mescolando frequentemente. Subito dopo la prova piattino, per verificarne la consistenza della confettura, unire la granella di nocciole (precedentemente tostate per qualche minuto in una pentola antiaderente) e qualche goccia di acqua di rose.
Versare in vasetti Bormioli sterili da 250 cc, chiudere con tappi nuovi, rovesciare i vasetti e lasciarli in quella posizione fino al raffreddamento. Conservarli in un luogo buio e asciutto.


arrivederci..

8 ingredienti:

  1. ho temuto che per ascoltar la banda non facessi in tempo ad arrivare qua! se le persone facessero tesoro di queste parole ( antica ballata di samarcanda )ci sarebbero meno corse per arrivare primi ad un semaforo rosso, meno sorpassi inutili e mortali, meno arroganza per un parcheggio, meno violenza tra gente " normale " . questo, però, implicherebbe una diversa coscienza civica, oltre che un superiore livello culturale e di civiltà.
    purtroppo, in questa epoca dove l'apparire è più importante dell'essere, dove i furbetti del quartiere se la cavano sempre, dove i ministri dello stato perennemente " sereni " abitano in case delle quali qualcuno, a loro insaputa, ha pagato l'acquisto, in questa epoca fatico a credere in una repentina redenzione della specie umana ( tutto il mondo è paese ).
    sfortunatamente, nel vocabolario della vita di queste persone, la parola rispetto è rimasta coperta da una macchia di pizza che avevano appoggiato sulla pagina mentre sedevano fuori dal centro commerciale. continuiamo a trasmettere ai nostri figli messaggi positivi e trasciniamoli con l'esempio di una convivenza " altra ", diversa da quella proposta dal grande fratello, dai lele mora, dai corona dai briatore e da tutte quelle figure inutili e disgustose che troppo spesso vengono nominate.
    oserei augurare buona giornata, ma, dopo questo incipit..un po' mi vergogno.
    molto belle le foto...come i sentimenti che riesci a trasmettere.
    un abbraccio, brontolo

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  2. Che foto meravigliose, ci sono stata lo scorso anno nel Salento e mi è rimasto nel cuore .....
    e che marmellata sfiziosa !!!
    bentornata

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  3. Basterebbe uscire di casa con un sorriso per rendere a giornata meno pesante..peccato che sempre meno persone sorridano

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  4. E dopo che sei riuscita per l'ennesima volta ad infilare questo bello stiletto nel cuore, cosa ti aspetti che ti dica? Che hai ragione, che non correre, in tutti i sensi, è uno di quei buoni propositi che dovremmo tutti usare come parola d'ordine. E sono davvero poche le cose in grado di migliorare un'inizio di giornata senza nulla di speciale. Come dice Titti, un sorriso, un buongiorno detto con allegria, un gesto gentile, il rispetto di fronte ad una coda...e via dicendo. Le tue foto sono catartiche. Ti abbraccio. Pat

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  5. Te l'ho già detto vero, che la regione Puglia dovrebbe pagarti? ;)Grazie!!!!

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  6. Io non conosco il Salento, nel senso che non ci sono mai stata!!! ma le tue foto invitano veramente ad andarci...devono esserci dei posti stupendi!! grazie per aver condiviso con noi le tue vacanze...
    ps. questa marmellata dev'essere favolosa!!

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  7. condivido quanto detto da titty: qualche sorriso in più renderebbe la giornata più gradevole, ma le persone sono oramai incattivite e le brutte abitudini sono dure a morire....
    continuiamo a sperare, brontolo

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  8. @ Grazie mille per le vostre parole e soprattutto per la vostra amicizia. Ma cosa ho mai fatto per meritarmi il vostro affetto e il vostro rispetto? :)

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