Avete notato che nessuno canta più?
Ok, prova provata sul campo tipo Art Attack e, se si ha la fortuna di abitare in periferia, l'esperimento sarà sicuramente molto semplice.
Prendete la bicicletta. Fatto?
Salite alla Bersagliera (occhio alla sella!). Fatto?
Bene, ora aggiustate il battito cardiaco e con tutta la calma di questo mondo (come se foste una panda rossa della Telecom-manutenzione a 5' minuti dalla fine dell'orario di lavoro che, davanti a voi sull'orlo di una crisi di nervi, occupa la carreggiata centrale percorrendola a 30 km/h) pedalate zigzagando, magari un sabato o una domenica mattina.
Cosa si sente? Tagliaerba in funzione per il prato di casa, minicompressori in funzione per il lavaggio dell'auto, qualche urlo montessoriano per inquadrare la prole vivace, cani che abbaiano al cancello e un po' di musica, per lo più in inglese ma nessuna voce umana che canti. E se provate a curiosare attraverso le ringhiere o i cancelli vedrete che dalle orecchie delle persone, in faccende varie affaccendate, escono minuscole protuberanze bianche che spariscono all'altezza del bacino. Tipo notizie dall'interno.
I miei ricordi di bimba mi fanno tornare alla mente i film in bianco e nero dove gli uomini cantavano sotto la doccia o facendosi la barba, come pure le melodiose voci femminili, alcune anche da mezzo soprano, che gorgheggiavano mentre si occupavano delle faccende domestiche. E si sentiva anche fischiettare.
Ora non più, si canta solo in televisione, dopo aver percorso centinaia di chilometri per raggiungere un luogo dove si trovano altre migliaia di persone che vorrebbero fare la stessa cosa ovvero cantare, pardon, urlare. Evidentemente a casa la doccia era sempre occupata.
Ma cantare, pardon, urlare non basta. Bisogna farlo davanti ad una giuria che, a meno che tu non sia portatore sano di corde vocali geneticamente modificate, il più delle volte ti fa sentire una caccola pelosa.
E che canzoni si cantano, pardon, si urlano? Una volta c'era Pippo che non sapeva nulla, le Papere che volevano fare conversazione con i Papaveri, le Insalate di Maramao precocemente scomparso, i bimbi a cui girava la Ciribiricoccola, dell'Immensità di Don Backy e dell'invito a Volare di Domenico Modugno.
Ora si parla, pardon, si urla solo di amore. Ma non l'amore bello, quello che ti riempie la vita e che ti fa crescere dentro bensì l'amore problematico, sfigato, triste, smunto, depresso. Sembra che ci si metta insieme solo per dire, pardon, urlare "maledetta quella volta che ci siamo messi insieme!".
Però piace e c'è sempre qualcuno che arriva "uno" e poi subito in vetta alle classifiche.
Una volta raggiunta la notorietà la strada però è tutta in salita: sistemati denti-naso-labbra-tette, dimagrisci, occhio ai brufoli, trova uno stilista e un ufficio stampa che segua i follower finti che intasano i tuoi profili e trovati un moroso da farti rubare dalla Belen di turno così da poter cantare, pardon, urlare che l'amore è una gran sfiga e che ci si può fidare solo della mamma.
Che nostalgia di quei tempi quando Pupo cantava "Gelato al cioccolato/dolce un po' salato/tu, gelato al cioccolato" il cui testo fu scritto da Malgioglio, celebre autore di Mina. La leggenda metropolitana racconta che Pupo rifiutò le avances di Malgioglio il quale, indispettito, compose la canzone ricordando un appagante appuntamento notturno avuto con un ragazzo di colore. Trasformandolo così in un innocente motivetto "estivo" degli anni '80 ;)
Canticchiando in cucina, in compagnia dei primi colori dell'autunno, ho "composto" la seconda variazione sul tema "Caprese": prima quella croccante, con i pomodorini confit e la granella di pistacchio, e ora questa soffice. Della serie, musica nuova in cucina.
La “caprese soffice”: spuma di burrata e pomodori
con basilico croccante
Ingredienti (per 4 persone)
Spuma di pomodoro
400
gr di pomodori maturi, 1 spicchio d’aglio rosa, 200 gr di passata, 1 cucchiaio
di concentrato di pomodoro, tobasco, sale, pepe
nero macinato al momento, 3 fogli di colla di pesce, qualche bella foglie di basilico fresco, olio evo, coriandolo.
Spuma
di burrata
250
gr di burrata, 100 gr di panna fresca, 100 gr di latte fresco, ½ foglio di
colla di pesce, sale, pepe bianco.
Qualche
bella foglie di basilico fresco, olio evo, coriandolo
Procedimento
Sbollentare
per 2’ minuti i pomodori incisi a croce sulla superficie, raffreddarli
nell’acqua fredda, pelarli, eliminare i semi, tagliarli a tocchetti. Privare
dell’anima centrale verde lo spicchio d’aglio, tagliarlo finemente ed unirlo ai
pomodori. Frullare il tutto emulsionando con il succo di pomodoro, qualche
goccia di tabasco, un paio di cucchiai di olio evo e regolando di sale e pepe.
Passare al colino, unire la colla di pesce ammollata in acqua fredda e sciolta
a bagnomaria (o 15’ al microonde), mescolare bene con un frustino. Versare il
tutto in un sifone, unire 1 cartuccia di gas per il sifone da 500 gr e 2 per
quello da 1 chilo e mettere in frigo capovolto per almeno 3 ore.
Frullare
la burrata con la panna, il latte, il sale e il pepe fino ad ottenere una crema
morbida. Unire la colla di pesce ammollata in acqua fredda e strizzata e
stemperata a bagnomaria. Versare il composto nel sifone da ½ litro, caricare
una cartuccia e conservare in frigo capovolto fino al momento del servizio o
comunque per almeno un’ora.
Nell’olio
evo ben caldo friggere le foglie di basilico e appoggiarle sulla carta casa per
eliminare l’eccesso di olio.
Comporre
il bicchiere iniziando dalla spuma di pomodori, unire successivamente la spuma
di burrata e terminare con una macinata di coriandolo e le foglie di basilico.
Quanto mi piaciono le vecchie canzone. A volte le sento ancora, da la mia suocera, chi è un vero usignolo, o del amore mio, chi purtroppo è stonato ma pazienza.
RispondiEliminaE vero che il bel canto non si sente molto in giro. Forse non è piu insegnato a scuola? (poi le canzone di oggi bisogno proprio essere.. mah. strani? pazzi? stonati? ecc... per avere voglia di cantarle.)
Allora non solo l'unica che si deliziava con le "vecchie" melodie e si deprime con queelo "nuove". Forse hai ragione tu, Nathalie: se si insegnasse bene a scuola la musica, dando a questa materia la giusta importanza..
EliminaCavolo, Ho pronta una ricetta da pubblicare che prevede la spuma di mozzarella e il basilico fritto come guarnizione, anch'io.... telepatia? :))
RispondiEliminaCiao Lory! Pensa che e' una delle ultime estive: e' in standby da 3 settimane :)
RispondiEliminaSono curiosa di leggere la tua!
Gelato al cioccolato... quella proprio non ce la faccio a cantarla. Al massimo con la voce che ho posso cantare la versione di Armstrong di Over the rainbow..... La spuma.. a proposito, ricordate quella dell'oratorio? 10 per il pezzo, Eolo giornalista!
RispondiEliminaeppure il canticchiare quando si fa qualcosa rilassa ... stamattina ero di Phantom of the Opera... tranquilli... stonato al massimo ma l'ho canticchiato anche in ufficio. E che mi dicano qualcosa.. tanto Malefica un malvagia con una giornata così sono!!!!!!!
RispondiEliminaCiao
Clelia
ps. bisognerebbe lasciarsi andare di più.. e non rimanere chiusi nei luoghi comuni e nel per czarità che diranno...!!!!!
La mia è una pasta. Spume varie e basilico fritto me li ha insegnati lo chef dal quale sono andata per degli aggiornamenti lo scorso inverno. Lui però usava il sifone, che io presto comprerò. :=
RispondiEliminaUn applauso al tuo post, il titolo da solo merita una standing ovation :-D
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