C’è sempre stata una grande confusione attorno all’identificazione delle cucurbitacee, una famiglia allargata che va dalla zucca al melone, dall’anguria al cetriolo.
E il cocomero? Ecco, per fortuna dizionari.it del Corsera viene in nostro aiuto, un sunto di quanto Maguelonne Toussint Samat riporta nel suo “Storia naturale e morale dell’alimentazione”, giusto per non far la figura dei citrulli.
“Si sa che il termine più appropriato, che ripete quello dei botanici, è cocomero, latino scientifico Cucumis citrullus; e cocomero si dice in tutta l’Italia centrale, mentre nell’Italia meridionale l’espressione comune è mellone (o melone) d’acqua, per distinguerlo dal mellone di pane, quello che tutto il resto d’Italia chiama semplicemente melone, e in Toscana vien detto anche popone.
Anguria è un termine più regionale che invade tutto il Settentrione, con varianti dialettali notevoli. Per confondere ancor di più le idee, ecco che nella stessa Lombardia e in vari luoghi del Piemonte e perfino del Mezzogiorno, chiamano cocomero il cetriolo!
Ritornando all’anguria, il nome risale al tardo greco angurion (che indicava propriamente il cetriolo), termine venutoci con la dominazione bizantina, intorno al VI secolo d.C., e diffuso in tutta l’Italia settentrionale attraverso l’Esarcato di Ravenna. Con referenze storiche così alte, anche anguria ha dunque pieno diritto di cittadinanza, e possiamo tranquillamente usarlo in alternativa a cocomero (cit., dizionari.it).
In questi giorni ancora così caldi e con molti di voi ancora di vacanza ecco la proposta di un dessert veloce-veloce e buono-buono dove la vaniglia e lo zucchero di canna daranno quel tocco in più a delle perle davvero golose.
Nella video-ricetta tutte le indicazioni e qui ingredienti e preparazione.
Buona visione e buon fine settimana!
Perle di anguria e melone alla vaniglia
Anguria è un termine più regionale che invade tutto il Settentrione, con varianti dialettali notevoli. Per confondere ancor di più le idee, ecco che nella stessa Lombardia e in vari luoghi del Piemonte e perfino del Mezzogiorno, chiamano cocomero il cetriolo!
Ritornando all’anguria, il nome risale al tardo greco angurion (che indicava propriamente il cetriolo), termine venutoci con la dominazione bizantina, intorno al VI secolo d.C., e diffuso in tutta l’Italia settentrionale attraverso l’Esarcato di Ravenna. Con referenze storiche così alte, anche anguria ha dunque pieno diritto di cittadinanza, e possiamo tranquillamente usarlo in alternativa a cocomero (cit., dizionari.it).
In questi giorni ancora così caldi e con molti di voi ancora di vacanza ecco la proposta di un dessert veloce-veloce e buono-buono dove la vaniglia e lo zucchero di canna daranno quel tocco in più a delle perle davvero golose.
Nella video-ricetta tutte le indicazioni e qui ingredienti e preparazione.
Buona visione e buon fine settimana!
Perle di anguria e melone alla vaniglia
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