Se l'uomo è ciò che mangia, il cuoco è ciò che cucina?

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Cocotte di filetto di maiale marinato allo zenzero e cipolle di Tropea

Ma perchè i figli crescono così velocemente ed improvvisamente?
Che Edoardo fosse in pieno smottamento ormonale me n'ero accorta, visto che sta facendo anche la muta vocale, ma che dall'oggi al domani potesse diventare tutto piccolo, compreso l'intimo, ecco, questo non mi era ancora capitato.
Ok, shopping, rigorosamente accompagnati da Enrica, maitre à penser di stili e tendenze, soprattutto se queste riguardano l'abbigliamento più cool di Berlino o Londra (e quindi meno portabile dalle parti di Padova). Eh si, ma lei è appena tornata da Barcellona con 38 di febbre e bisogna anche incastrare l'intervento dell'assistenza in quanto i pezzi da 90 (piano cottura e forno) hanno dato forfait, c'è il compleanno della nonna da organizzare e l'imminente Halloween, con il suo contorno di dolcetti da portare a scuola, all'allenamento, a catechismo....
E per fortuna che i pittori hanno finito la scorsa settimana...
Così, dopo 2 giorni vissuti in servizio H24, finalmente qualche ora tutta per me, per scaricare un po' di tensione e per testare qualche "invenzione culinaria".
Ingredienti
un filetto di maiale di circa 600 gr. 6 cipolle di Tropea
1 radice di zenzero fresca
260 gr di riso lungo nero wilde
2 foglie di alloro
vino rosso piuttosto strutturato e vino bianco secco
una spruzzata di Brandy
qualche grano di pepe nero
1 uovo
150 gr di panna
Aceto balsamico 12 travasi (o molto denso)
olio evo, sale e pepe nero lungo macinato al momento.
Procedimento
Mondare le cipolle e tagliarle a fettine sottili, rosolarle in una padella antiaderente con un filo d'olio e cucinarle fino a quando non diventano morbide, aggiungendo un bicchiere di vino rosso. meglio se di struttura. Regolare di sale e mettere da parte.
Tagliare il filetto di maiale, dopo averlo pulito dalle impurità, tagliarlo a tocchetti regolari e metterlo in un contenitore in vetro con la radice di zenzero tagliata a fettine sottili, le foglie di alloro, i grani di pepe nero ed un po' di vino bianco.
Lasciarlo marinare per qualche ora in frigo, sgocciolarlo dalla marinata, rosolarlo con un filo d'olio e fiameggiarlo con una spruzzata di brandy.
Dopo che ha preso un po' di colore toglierlo dal fuoco, lasciarlo raffreddare, metterlo in un frullatore con lo zenzero sgocciolato e poi in una terrina. Unire un paio di cucchiai di cipolle di tropea, l'uovo appena sbattuto, la panna, amalgamare bene il tutto regolando di sale e pepe nero lungo macinato al momento.
Oliare con dello spray staccante, oppure un po' di burro, delle cocotte di porcellana, mettere uno strato di carne macinata, uno di cipolle e terminare con l'ultimo strato di carne. Premere un po' e cucinare a bagno maria per circa un'ora a 180° nel forno statico, avendo l'accortezza di coprirle con carta stagnola.
Portare a bollore dell'acqua salata e cucinare per almeno 50 minuti il riso nero selvaggio.
Mise an place: capovolgere una cocottina sul piatto, guarnire con il riso porzionato con un coppapasta (avendo pochissimo glutine questo riso non è facilissimo da manipolare) e con qualche goccia di aceto balsamico piuttosto denso, oppure con una riduzione di vino rosso.
Bene, per qualche ora regnerà un po' di calma...buona domenica a tutti.

7 ingredienti:

  1. Molto interessante...mi è piaciuto "lo spray staccante".
    Buona domenica, un abbraccio!

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  2. La tua ricetta mi piace !
    Buona e riposante domenica
    Mandi

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  3. Ma a te gli impegni fanno sempre quest'effetto? T'indivio :-D Ricetta saporita e ben presentata!
    Buona domenica!

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  4. Wou che ricetta e che presentazione. omplimenti e buona domenica.

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  5. non so se te l'ho già detto, ma io adoro le cipolle di Tropea e questo piatto è favoloso anche per la presentazione.....ciao e buona serata

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  6. Una ricetta sfiziosissima, ma dove trovo l'aceto balsamico 12 travasi?

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  7. Grazie ragazze di essere passate a trovarmi. In effetti è la cucina il mio antistress naturale, un modo di manifestare la creatività senza venire meno a tutti gli impegni "istituzionali". Scatena endorfine naturali e quindi è meglio di tanti altri rimedi. Ed è così bello poter condividere ciò con delle amiche: un'esperienza nuova, galvanizzante.
    Ora torno ad occuparmi della mia "piccola", 39 di febbre che non scende neppure con gli antibiotici...
    @ per Solema: l'aceto balsamico a 12 travasi lo trovi solo in gastronomie o da rivenditori specializzati in "chicche" culinarie, di nicchia. Mi pare che in qualche ristorante Slow food se ne trovi uno ad 8 travasi (vado a memoria, devo approfondire). La soluzione? Una riduzione fatta in casa: un po' di vino rosso ed un paio di scalogni in un pentolino, fuoco basso e ridurre, ridurre e ridurre: alla fine si otterrà un liquido denso, quasi liquoroso. Ottimo!

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