Se l'uomo è ciò che mangia, il cuoco è ciò che cucina?

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Ad un uomo chiedo solo che sia dolce e comprensivo. E' forse chiedere troppo ad un miliardario?


"Certo che, Signora mia, con i tempi che corrono non ci si può fidare più neppure dei miliardari!"
"Parole sante! Lo dico sempre a mia figlia: xe mejo un bravo toso con una panda usata che uno con una porsche a rate!"

...come se fra una panda del 1982 (quella con le guarnizioni "a prescindere" nel senso che potevano non far entrare la pioggia all'interno dell'abitacolo appunto "a prescindere" dalla loro presenza) e una Porsche 4S (ovvero Super Sprint Sport Special) non ci fosse nulla nel mezzo ...

"Ma sua figlia, mi scusi, frequenta uno, si insomma, uno coi schei, un miliardario?"
"Par carità, coi tempi che corre! A ghe vorria uno co' campi, bestie e anca l'orto. Mal che vada, el xe mete co' un bancheto a Rialto a vendar suche".

E con i tempi che corrono cosa c'è di meglio di una spesa tra i banchi del mercato, fatta con scarpe comode e senza orologio, per tastare il polso alla Nazione? Ci si ferma al banco con la coda più lunga e si aspetta il proprio turno. Ascoltando.
Quello che manca a coloro i quali ci hanno governato fin d'ora e, per non fare torto a nessuno parto dall'unità d'Italia, è proprio l'umiltà di calarsi fra la gente che dicono di rappresentare a titolo giustificativo per l'acquisizione di privilegi che oramai non hanno davvero più motivo di esistere.
Semplicemente perché il titolo "onorevole" ha in sé un significato davvero profondo: chi decide di dedicare parte della propria vita alla "polis" non può macchiarsi in nessun modo. E comunque si tratta di una professione che non è proprio obbligatorio scegliere, no?
Le finanziarie dovrebbero essere elaborate da specifiche commissioni composte da casalinghe, pensionati, studenti, cassaintegrati, lavoratori a progetto: categorie produttive che sicuramente sanno quanto costa un litro di latte o un chilo di pane. E onorano il nostro Paese.

Per cui tutti a tavola con una ricetta "povera", effettivamente, ma ricchissima di sapore e di sapere, i medesimi valori che ho sentito sottolineare dal titolare di un locale triestino, "Osteria da baffo", durante una troppo breve ma golosissima pausa di lavoro: "te conta 'e robe come se fosse novità, 'e stesse robe che me contava me nona in campo de concentramento" (quando l'Istria e la sua popolazione Italiana furono abbandonate a loro stesse ed al loro destino da politici consci, consenzienti, colpevoli).



Pancotto con la zucca e il pane con lievito madre

Ingredienti
800 gr di zucca pulita "Marina" di Chioggia, 2 pomodori (o 1 bicchiere abbondante di passata di pomodoro, meglio bio o fatta in casa), 3 scalogni, 1 spicchio d'aglio, 1 anice stellato (se gradito), 2 bustine di zenzero in polvere e qualche pistillo per il servizio, 3 etti di pane raffermo preparato con il lievito madre e la farina Petra9 come indicato qui oppure pane integrale, 100 gr parmiggiano reggiano (oppure pecorino o ricotta salata - ne basteranno 80 gr - se preferite), olio evo, sale e pepe nero macinato al momento.

Procedimento
Tagliare la zucca in piccolissima dadolada e affettare sottilmente gli scalogni.
In una casseruola in ghisa rosolare lo scalogno con un po' di olio evo dopo aver passato le pareti appena calde con lo spicchio d'aglio. Unire la zucca e cucinare a fuoco basso per circa 20'.
Unire la passata e cucinare coperto per altri 5'.
Unire 1/2 litro di brodo vegetale (o acqua già calda) e portare a bollore: unire il pane raffermo tagliato a tocchetti molto piccoli come la zucca, mescolare bene e cucinare per altri 20'. Unire il formaggio grattugiato che avete scelto, lo zafferano e solo dopo regolare eventualmente di sale.
Servire il pancotto caldo con una bella macinata di pepe nero e qualche pistillo di zafferano (ma anche tiepido o freddo non è affatto male).

p.s.: niente foto specifiche, purtroppo. Sul più bello che stavo scaricando la scheda di memoria sono riuscita a cancellare tutto prima di aver finito...e non ho ancora capito come ho fatto. Perchè quando una è pirla, è pirla. :)

10 ingredienti:

  1. Saggia donna la tua donnina: alla fine forse deciderò anche io di aprire il mio banchetto e vendere il mio sangue al litro. In ogni caso, visto che le agenzie di viaggi saranno tra le prime attività che chiuderanno presto i battenti perchè la gente senza soldi non viaggia più, magari mi possono prendere a Montecitorio a fare le pulizie. No, anche lì bisogna avere un santo in paradiso (per usare un eufemismo). Che stress....Sei sempre fortissima. Un bacio, Pat

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  2. tesoro, come hai ragione!!mejo un toso co a panda che uno co a porsche!! le cose seplici sono sempre le più buone!! complimenti e continua così!!

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  3. @No Patty, il sangue al litro no! Ci sarà sempre qualcuno che lo vorrà barricato e lì ti voglio proprio vedere :) Invece ho la sensazione che le anche quest'anno moltissimi andranno in viaggio, all'estero. Un abbraccio forte.
    @Brava, Erica90! Semplicità fa rima con qualità!

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  4. Strano sta facenda della cancellazione. Ce l' hai un software di ricupero? A volte puo ritrovae sulla carta anche cose che pensavi smarrite per sempre.

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  5. mi ricorda quello che da bambino nostra madre ci obbligava a mangiare, magari un pochino meno ricco, inducendo un odio profondo nei confronti del pancotto che solamente ora, con la razionalità dell'età matura, è scomparso. lo proverò, magari con la zucca del mio orto;)
    p.s. per la cancellazione della scheda capita... comunque...mai vantarsi ;))abbracci plurimi,
    brontolo

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  6. Me par de vedarle 'ste do siorette che e ciacoea al marcà! W la saggezza popolare!

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Ricevo da Decimo e pubblico
    Le donne che non guardano "l'abito" sono ancora quelle che donano sentimenti veri. Poche forse, ma buone.
      C'era una canzone di Celentano che canticchiavo in colonia estiva ... "io l'amavo la odiavo ......con i tuoi soldi hai comprato il suo corpo non certo il suo cuor...".
    --- di questi tempi... che dire?
    Quanto a quella categoria di politici.... non ci sono aggettivi peggiori che tengono. 
    Quanto ai profughi istriani.... rimarrà sempre una ferita aperta. Mia suocera è istriana e profuga.  Sarebbe una lunga storia da raccontare, ma troppo triste per raccontarla.    Dex
     
     

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  9. @Ciao NatHalie, cercato e ricercato. Non ci sono nella scheda e no ci sono nel pc..uffa.
    @Roberto, quoto la panda!
    @Ciao Brontolo, sai com'è, ogni tanto mi piace darmi delle arie ;D
    @Esatto Spireat, il mercato è un antidepressivo naturale :)
    @Ciao Decimo, sarebbe bello condividere la storia di tua suocer. Perchè l'oblio della memoria è un ulteriore affronto che facciamo subire a chi ha subito quanto di più inumano possa esistere. Un abbraccio.

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