Il mio desiderio di una cucina autarchica si scontra regolarmente con quanto il banco frigo del supermercato propone ad ogni piè sospinto: passi per ravioli e tortellini che non sempre si ha voglia di fare, passi per la pasta fillo con la quale si riesce ad incartare velocemente qualsiasi ingrediente ma la visione della pasta in scatola mi ha turbata non poco. Pensavo di aver visto tutto quando la vidi proporre da un ristoratore londinese mentre apriva una lattina e svuotava vermicelli anemici in un piatto lappato da salse similsugo, scatenando in me sentimenti violenti molto simili a quelli che provano gli hooligans.
Ma in Italia no. Il popolo "pizza, pasta, mandolino" non può arrendersi così senza combattere!
Penne Pomodoro Ricotta e Basilico e Carbonara: ho voluto farmi doppiamente del male? No, ho coinvolto anche la Creatura, fresco di compleanno e inevitabilmente attratto da tutto il non-food che la pubblicità propone.
La confezione rettangolare cartonata, un parallelepipedo che si apre in altezza, in effetti fa molto "sto inseguendo un pericoloso latitante e hai mai visto l'Ispettore Callaghan mangiare un tramezzino!". Peccato che tutto questo accade a San Vito di Vigonza. Tant'è.
Una forchetta componibile sorride sopra delle penne precotte da sagra, prive di sugo. E dov'è? In fondo al contenitore. Per cui non fate come me: non togliete quel minimo di poesia che rimane togliendo il rivestimento cartonato per vedere l'effetto che fa.
La Creatura è ghiotta di Carbonara ed ha affinato il suo palato anche scegliendo la giusta pasta di grano duro, le uova bio, il guanciale in fetta e poi tagliato a casa, il giusto pecorino romano. E quindi lui ha avuto l'onore del test più importante. A me le Penne con Pomodoro e Ricotta.
Una volta aperte le alette cartonate e tolta la maliziosa ikea-forketta si schiude appena lo scrigno goloso per sottoporlo alla prova del microonde: 2' minuti a 700w e si assiste al miracolo.
L'involucro cartonato serve sostanzialmente per non ustionarsi e con la forchetta adeguatamente montata si mescola accuratamente tutto, dal basso verso l'alto, cercando di carpire gli aromi che, essendo dei gran timidoni, se ne stanno per i fatti loro e non condividono i loro sentori con nessuno. Forse non ne hanno.
Durante un ritiro spirituale, 30 anni fa, in un aprile umido e freddo in quel degli Alberoni ho mangiato delle penne con pomodoro e ricotta simili. Allora mi sono sembrate buone. Forse per il fatto che ero piena di spirito santo. Evidentemente il miracolo non si è ripetuto.
La Creatura ha assaggiato silenzioso e concentrato e neppure il fatto che il calcio mercato aveva appena chiuso i battenti, e il Milan non aveva trovato nessun calciatore in offerta speciale (nemmeno Tevez che voleva Madunina a tutti i costi), l'ha adeguatamente distratto. Perchè sarebbe stato utile. Molto utile.
I sei, dicasi 6, piccolissimi ciccioli di maiale non sapevano di nulla se non dell'olio chiaro, troppo chiaro per essere sia dell'olio evo sia dell'eventuale siero sbrodoloso delle uova (misteri della chimica e della fisica) e che si è materializzato sul fondo alla fine delle forchettate, unitamente a qualche, troppe, pennette rotte, come non mi era capitato di vedere recentemente, neppure nella mitica cucina economica popolare dell'altrettanta mitica patavina Suor Lia.
Anche per il secondo "piatto" il miracolo non si è compiuto. Che sia diventata una donna di poca fede?
Per fortuna ci sono le date di scadenza che applicate ad un piatto di pasta fanno più paura della fine del mondo predetta dai Maja.
Per fortuna che nella dispensa ho dell'ottima pasta di grano duro, uova bio, guanciale dop e pecorino profumato e soprattutto ho una ventina di minuti a disposizione per far capire alle mie papille gustative che voglio loro ancora tanto bene.
sai che mi fanno quasi impressione certe cose ????
RispondiEliminaORA IO CAPISCO TUTTO, per chi non ha tempo e non sa cucinare, ma davvero, un bel piatto di pasta con un filo d'olio non è 1000 volte meglio ?
mioddio che schifo. piuttosto un tozzo di pane o pasta in bianco a vita.
RispondiEliminagrazie del tuo reportage! si spera possa far desistere anche il più ingenuo e disperato dei curiosi! ;-)
un abbraccio
Bellissimo questo post, mi hai fatto ridere di gusto. Io son capace di mangiare schifezze con naturalezza e faccia tosta ma la pasta in busta proprio no. Mi rifiuto. Però sei stata coraggiosa e anche il tuo aiutante, io mi limito a scuotere la testa guardando le foto. La prima volta che l'ho vista al supermercato ho tirato giù una serie di parole irripetibili. Ci vuol così poco a fare una semplice pasta al pomodoro.
RispondiEliminaSei stata coraggiosa...io credo che non ce la faro' mai a provarle!!!
RispondiEliminaMonica
Vista la pubblicità in tv ci siamo detti "Ma guarda te cosa hanno tirato fuori!". Premettiamo che non acquistiamo nemmeno i sughi pronti, solo l'odore a me fa venire da vomitare, la curiosità di vedere da vicino queste penne adesso ce la siamo tolta, immaginavamo che sapessero di molto poco, come hai detto tu, meglio aprire la dispensa o piuttosto se ho fame e davanti ho solo queste confezioni Viva la Mamma, scelgo il digiuno!
RispondiEliminaSmack
Sabrina&Luca
Devo dire che nemmeno nei supermercati dei campeggi croati (vista l'Abbondanza di turisti estoni) si trovano delle cose che possano ricondurre alla presenza di altre forme di vita sul nostro pianeta! Il tratto giornalistico dei tuoi post mi fanno pensare che troverei senza alcuna fatica queste "righe" su qualsiasi testata nazionale che "abbisogna" di materia prima e grigia per lettori e attenti e desiderosi di informazioni intelligenti. Doble compliments.
RispondiEliminaEolo
ahahahha!! quando ho visto la pubblicità non ho potuto fare a meno di pensare a tutte quelle sere in cui il marito, di ritorno dall'ufficio al solito orario da nanna (22/22.30) si siede sul divano e accende la tv e io, mogliettina premurosa, gli servo una ciotolona di pasta preparata lì per lì. Carbonara con pancetta tagliata al momento, compresa. Per fortuna, leggendo la tua recensione, non mi sono pentita di essere così premurosa... Ciao!
RispondiEliminaCiao Anna Maria! Neanche per tutto l'oro del mondo avremmo provato quelle cose (perchè di cose trattasi, non di cibo sicuramente) in scatola. Solo a vedere la pubblicità durante il pranzo o la cena ci ha fatto attorcigliare le budella! Complimenti per il coraggio, e ovviamente per il post!
RispondiEliminaUn abbraccio
Alessia&Tiziana
P.s: abbiamo letto il tuo articolo su qbfvg. Sempre bravissima!
Condivido pienamente tutto. Io sono una che da sempre mi sono tenuta lontana da piatti pronti. A ottobre scorso però per la prima volta sono caduta in tentazione e me ne sono molto pentita. Mio figlio era ricoverato al policlinico per dei controlli che sarebbero durati solo tre giorni, per cui io , che lo assistevo, mi sarei "arrangiata" con dei panini, yogurt e frutta. Ma la sera dell' ultimo giorno avevo una tale voglia di un minestrone caldo che me ne acquistai uno pronto. Lo aprii, lo versai nel piatto di plastica,lo riscaldai al microonde e alla prima cucchiaiata ebbi una tale sensazione di disgusto che non ce la feci a continuare. Io sono fatta cosi: sento il sapore di "non fresco", il sapore di acido citrico o di chissà quale altro conservante naturale. Meglio sgranocchiare una carota cruda!
RispondiEliminaahahaha, ho riso un sacco!
RispondiEliminabe', il fatto che ci siano dentro le posate fa chiaramente capire che non è pensato da mangiare a casa, ma per chi è in ufficio o posto assimilabile, comunque fuori casa, ma con un micro-onde a disposizione.
ciò non toglie che sono abbastanza atterrita da queste preparazioni e che se mi devo portare del cibo al lavoro preferisco una pasta anche fredda, ma preparata da me anche con ingredienti semplici (insomma, un po' di tonno e due o tre olive siamo capaci tutti di buttarli in un contenitore).
Deve ammettere che anche io volevo provarle. Lo so che non sono il massimo ma fanno molto telefilm americano =)!!!Certo che dopo questo tuo post comincio a pensare che farei meglio a fare io la pasta e comprare solo le scatolette quadrate =)
RispondiEliminaHo visto per caso la pubblicità di questo cartoncino e mi sono detta ..ma chi si mangia questa finta pasta? Dopo che tu hai avuto il coraggio di "somministrare" il piatto pronto alla creatura e di attendere il responso ..non ho più dubbi posso somministrarlo ad amici in carenza della mia pasta preferita bio ;D ...(ovviamente il tono è ironico).
RispondiEliminaNoooo, coraggiosa!
RispondiEliminaAnche io ho visto la pubblicità e mi sono ricordata sedicenne al primo giorno di soggiorno-studio-in-famiglia in inghilterra, quando mi hanno propinato pasta in scatola, su calda e fumante fettina di pane bianco tostato. Una prelibatezza, che ti lascia segni per la vita!
Ma la creatura come ha commentato??? :):)
Grande! Sto morendo dal ridere! Mi inchino dinanzi al tuo coraggio! pensa che io, della stessa marca, ho provato dei semplici salamini....o Dio e chi se li dimentica!!
RispondiEliminaBuon fine settimana
Quando ho visto la pubblicità sono rimasta ed ho esclamato:"addirittura..pensa che "bontà"..."(detto in modo retorico).
RispondiEliminameglio pane e pomodoro...!!
ciao
no, non posso ripeterti sempre le stesse cose....
RispondiEliminacontinua a ridere di gusto, penso a suor lia e alla creatura delusa dal mancato affare, e vedo questa pasta nella pattumiera vicino al fornello dove stai preparando qualcosa degno di entrare dentro ad una persona come te!
un abbraccio, saluta roberto!
rabbrividisco a vedere certe cose!! preferisco un panino veloce veloce ai piatti di pasta confezionati, che tristezza!!
RispondiEliminadobbiamo rassegnarci, siamo tutti al laccio ormai, non vi e nessuna differenza tra un piatto di pasta combinata il quel modo e altre maree di prodotti commercializzati dalla GDO!!
RispondiEliminaottimo reportage!!! vorrei sapere chi è quel genio che ha pensato di vendere un prodotto così in italia e soprattutto chi gli ha dato quel nome... bennato dovrebbe fargli causa ;)))
RispondiEliminaE guardando il sito http://www.vivalamamma.com/it/index.html c'è proprio da star sereni:)
RispondiEliminaEolo
E' bello leggere che non sono l'unica gastrofanatica del gruppo e che condivido questo mio semplice pensiero con molti di voi: "ma quanto ci vuole a far bollire l'acqua per prepararsi un semplicissimo e gustoso piatto di pasta?".
RispondiEliminaIl cibo buono, meno manipolato possibile, dà immense soddisfazioni e, per la cronaca, alla Creatura, quantunque fan di schifezze made in ovunque, non ha gradito il test ed ha preparato poi un piatto di pennette serie per entrambi :)
ti stimo, sei davvero coraggiosa.
RispondiEliminaSperiamo che non attechiscano, almeno in Italia. Purtroppo la prossima generazione se non educata in tempo al cibo ma anche a fare la cucina rischia di pensare che sia quella, la pasta, perché "fa risparmiare tempo" e "non devi fare niente" se non accendere la tv!
RispondiElimina...hai visto la novità...le uova spray??? una spruzzata una frittatina! perchè per rompere e sbattere due uova ci vuole eh!!! post utile soprattutto a chi ha un marito come il mio che non vede l'ora di assaggiare cibi precotti!!! eppure me la cavo in cucina...o no?? :(
RispondiElimina