Eh si, sono davvero un po' stanchina se sono riuscita (e devo ancora capire come) a postare due volte la stessa ricetta, soprattutto in momenti diversi!
Qui dalla cucina della foresta di Sherwood i piatti continuano ad essere preparati in una cucina caldissima, che credo possa assomigliare a qualche specifico girone dantesco! E sapete qual'è la cosa più incredibile? Non il caldo, visto che comunque è estate, ma il fatto che i clienti del ristorante scelgono piatti che si potrebbero a ragione definire invernali (e proposti durante i primi giorni, quando c'erano 16°), come gli stinchi marinati al miele, agrumi e timo oppure il brasato al barolo e magari, perchè no, un bel piatto di bigoli al ragù. Va bene che viene prepato con tutti i crismi, secondo la ricetta delle mitiche Sorelle Simili, ma 6/7 kg di ragù a serata mi sembrano davvero un po' tantini...
Ma tant'è: il Cliente ha sempre ragione. Ed ho ragione anch'io quando mi invento di stimolarlo con un piatto un po' insolito che (anche questo) finisce nel giro di un'ora dall'apertura di Rhythm & Food :-)
Terrina fredda di maiale allo zenzero
Ingredienti
1 kg di lonza ben pulita, 4 scalogni, 4 cipolle medie, 4 spicchi d'aglio privati dell'anima interna verde (così mantiene tutto il profumo che risulta essere meno "persistente"), 1/2 bicchierino di rum, 1 cucchiaio di zucchero di canna, un mazzetto di timo ed uno di coriandolo freschi, un pezzettino di radice di zenzero fresca, 1/2 bicchiere di panna fresca, 2 uova, sale e pepe nero, 2 foglie d'alloro.
Procedimento
Tritare le cipolle, lo scalogno e l'aglio e farli appassire lentamente con un po' di olio evo. Mettere da parte.
Sciogliere lo zucchero nel rum e mettere da parte.
Pulire la carne e passarla con il tritacarne unendo le uova e la panna.
Mondare il timo ed il coriandolo e tritarli finemente unendo la radice di zenzero.
In una ciotola unire tutti gli ingredienti, regolare di sale e pepe, riempire una terrina rettangolare oppure uno stampo da plum cake medio (lo stampo è sempre meglio ricoprirlo di carta forno).
Premere un po' la carne, adagiare sulla superficie due foglie di alloro, chiudere con il coperchio oppure sigillare con della carta alluminio e bucata in un punto (per far uscire il vapore) e cucinare a 180° a bagnomaria per 2 ore.
Lasciar riposare la terrina almeno un giorno prima di servirla a fette, rigorosamente fredda, magari con un po' di misticanza e due pomodorini confit (non sono riuscita a fare le foto bene, purtroppo).
E se proprio avete un caldo terribile, fate come me: ogni tanto fate un giro in cella frigorifera, con la scusa che avete bisogno di rinfrescarvi le idee ;-)
sembra una ricetta buttata a caso e l'aspetto non dei migliori______________*_*
RispondiEliminaboh proviamo la ricetta ma dubito della bontà
Ash
E' stata presentata più volte ed ai clienti è piaciuta sempre molto, con tanto di uscita in sala per spiegare il procedimento e ricevere i complimenti. Una ricetta che prevede circa 3 ore di preparazione non si può definire "buttata a caso". Attendo la tua prova ed ovviamente il relativo commento. A presto.
RispondiEliminaBuon pomeriggio Annamaria,
RispondiEliminapotresti segnalarmi il liro sulle terrine da cui trai spesso ispirazione nelle tue preparazioni?
Ti ringrazio anticipatamente
lelia
Padova