Se l'uomo è ciò che mangia, il cuoco è ciò che cucina?

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Alla ricerca del B.I.L., il Benessere Interno Lordo

Adesso che sono finite le lunghissime ferie natalizie e tutto riprende il consueto trantran quotidiano l'informazione televisiva si arricchirà di contenuti che da settimane mancano, ovvero di quelli legali alla politica.
Ci avete fatto caso? In questi giorni un po' ovattati dalla necessità di metabolizzare capponi e panettoni i vari media si sono occupati soprattutto di economia, ovvero ciò che ci tocca in maniera diretta, e di finanza, ovvero ciò che ha devastato il mondo dal 1929.
Troppo severa e di parte? Perché, che pochi signori in giacca e cravatta decidano i destini di miliardi di persone non vi sembra piuttosto ingiusto, soprattutto quando gli esiti delle loro azioni-decisioni comportano miseria diffusa e distruzione del territorio?

 

Per carità, non voglio iniziare il 2012 "produttivo" con litanie e lamentele varie: credo che solo l'azione quotidiana, corretta e responsabile, di ognuno di noi possa far cambiare le cose. Come?
Semplice, non acquistando quei prodotti che sappiamo essere privi di etica nell'intero loro ciclo produttivo. Prodotti che possono andare dai fogli di carta per i disegni dei nostri figli, dal latte con il quale prepariamo loro la colazione, dalla carne, frutta e verdura con le quali li cresciamo. Fino ai giocattoli, che sono così importanti per la loro crescita mentale e sociale.
Alle volte si tratta di prodotti che hanno un costo un po' maggiore, è vero. Ma la qualità ha un valore aggiunto che poi aumenta al cubo il benessere di moltissime persone.


Consumatori responsabili, ecco quale potrebbe essere il mantra per il 2012. Applicare quotidianamente quell''attenzione tutta femminile all'uso responsabile di beni comuni: spegnere la luce quando si esce da una stanza, abbassare il termostato di un grado e indossare un maglione in più, diminuire la quantità di detersivi per lavare piatti e indumenti, conferire i rifiuti in modo tale da poter riciclare il più possibile, preferire alimentari privi di imballaggi eccessivi e non acquistare le calze prodotte dal gruppo Omsa, naturalmente.
Perchè chi mette sulla strada più di 200 lavoratrici donne, alle quali viene riconosciuta una professionalità confermata semplicemente dalla qualità delle merci prodotte, solo perché il trasferimento dell'attività in un altro paese europeo corrisponderebbe ad una redditività maggiore dell'azienda, non è un bravo ed illuminato imprenditore. E' una persona limitata dalla visione del guadagno a breve termine. Che sappiamo benissimo a cosa ci ha portato ed a cosa ci porterà.
Se Leymah Gbowee, premio Nobel per la Pace 2011, donna liberiana che ha convinto le donne del suo paese a "non concedersi" più ai rispettivi uomini fino a quando non si fossero decisi di sedersi ad un tavolo e fermare la guerra, anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare davvero molto. 
Con uno sforzo meno gravoso :)



Sformatini di radicchio e taleggio con fonduta di Gravariol

Ingredienti
1/2 kg di radicchio trevigiano, 250 gr di taleggio, 2 uova, 50 ml di panna fresca, 2 cucchiai di parmigiano, burro, timo fresco, sale e pepe nero macinato al momento.
Per la fonduta: 200 gr di gravariol, panna fresca qb, noce moscata.


Procedimento
Tagliare il radicchio lavato e mondato a julienne e farlo brasare in una padella di ceramica antiaderente della Zwilling, spruzzandolo appena di vino rosato, per circa 8'-10'.
In una terrina unite il radicchio cotto alle uova sbattute appena con la panna, il parmigiano grattugiato e il taleggio tagliato in piccola dadolada. Regolare di sale e di pepe di mulinello.
Imburrare 4 cocottine individuali e distribuire il composto. Cucinare nel forno già caldo a 180° per circa 18'-20', dorando appena la superficie.
Servire immediatamente lappando il piatto con un po' di fonduta di Gravariol ottenuta sciogliendo a fuoco bassissimo una dadolada del formaggio erborinato con un pochissima panna fresca e profumando, se si desidera, con un sospetto di noce moscata.

8 ingredienti:

  1. che piatto spaziale!! fantastico! :)

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  2. Come non darti ragione in tutto quello che scrivi. Da quando siamo qui ho insegnato ai miei bimbi di preferire i prodotti locali piuttosto che i francesi di importazione ai quali erano abituati, per esempio. È una parte importante per la loro educazione, secondo me.
    Questo piatto mi fa una gola...ma qui, ne radicchio ne quel formaggio che mi strizza l'occhio...
    bacioni

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  3. Concordo in pieno. E' uno sforzo quotidiano che faccio anche io. Non è sempre facile. Ma non abbiamo molte alternative.
    neanche a dirlo i tuoi sformatini mi fanno venire l'acquolina in bocca...

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  4. Tanti auguri di buon anno..ti leggo sempre con piacere. Le tue ricette infatti hanno il condimento più stuzzicante di tutti, ovvero l'ironia.

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  5. Mi sa che dovro' inviare a Monti il tuo post, forse c'e' bisogno di una sana alimentazione sia per il corpo che per la mente! La ricetta fa bene anche agli occhi!
    Eolo

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  6. Sotto al bambù al tempo che fu
    c'era un mercante che ormai non c'è più.
    Vendeva di tutto, non gli restò niente
    nemmeno il cuore nemmeno la mente.
    Ma un giorno ebbe fame e il pane era amaro
    e si mangiò tutto quanto il denaro.
    questa è una strofa di una canzone incisa dagli stormi six nel '72.
    è triste dover constatare che quel futuro è già oggi. i mercanti sono sempre gli stessi...
    se in tempi remoti e non sospetti, venivano cacciati dal tempio, un motivo ci sarà...
    coraggio, continuiamo a sperare ( ed agire ).
    un abbraccio,
    brontolo
    p.s. ci sono anche maschietti attenti alla salute del pianeta ;))

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  7. Cara AnnaMaria.... la dieta mi sa tanto che ce la stanno facendo fare i signori in giacca e cravatta, no?
    Io dico che da un alto siamo fortunati ad avere le 4P!
    Polenta Pasta Pane Patate, costano poco e ci danno tanto.
    Cmq nemmeno questi professori al Governo sembrano capire che prima bisogna fermare l'emorragia di imprese che vanno all'estero.
    In Croazia o il Svizzera.
    Basta fare un semplice copia-incolla con le proposte di questi Paesi. così gli imprenditori rimarrebbero in Italia e così il lavoro.
    E' purtroppo inutile dare sgravi per assumere i giovani, perchè nessuno assume se il lavoro non c'è!
    Ciao Dex

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  8. @Leggo i vostri commenti e mi rendo sempre più conto che "alla base" c'è una sensibilità così importante che "il vertice" non sente e non vuole sentire. Grazie di cuore.

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