Formaggio in Villa è un evento che, giunto
alla sua quinta edizione, è riuscito a fare spettacolo con la bontà, durante la
consegna degli Italian Cheese Awards, gli Oscar dei formaggi italiani.
Alberto Marcomini, che già negli anni ’80 a Padova, nell’enoteca che gestiva, serviva
formaggi provenienti da mezzo mondo azzardando abbinamenti a mieli, composte e
marmellate, per questa edizione ha coinvolto Roland Barthélemy, uno dei
maggiori esperti di formaggio e il suo negozio parigino meriterebbe una visita
solo per avere l’emozione di entrare in una vera e propria boutique dei
prodotti caseari transalpini.
Lo scorso fine settimana quindi ha
dato spettacolo l’arte casearia italiana che ha presentato una selezione di
formaggi, ben 27 sono quelli arrivati in finale, di altissima qualità e
prodotti, particolare non da poco, solo con latte italiano al 100%. A
dimostrazione che la qualità e la professionalità, per quanto faticose da
raggiungere e gestire, pagano sempre.
Fra i formaggi che non solo sono
arrivati in finale ma hanno vinto il primo premio c’è il Blu61 de La Casearia di Alessandro Carpenedo,
prodotto che è riuscito a strabiliare anche i clienti gourmand di Harrods e uno
stracchino che già avevo incontrato al Caseus Veneti 2014, dove ero
stata chiamata a far parte della giuria critica per la valutazione appunto dei
freschi. In quel frangente, assaggiato in forma anonima, lo avevo trovato di
una bontà infinita e gli avevo dato il massimo punteggio. Emozione che deve
aver coinvolto anche gli altri giurati in quanto vinse il primo premio. Sto
parlando dello Stracchino prodotto dalla famiglia Castellan,
che viene ancora incartato a mano e seguito dal casaro come fosse un bimbo.
La giornalista Germana Cabrelle, una
cara amica mamma dei Moskardin, mi fa “E se sviluppassi un paio di
ricette?”
Detto, fatto. Già in purezza è
davvero incredibile, morbido e dolce come nessun altro e l’attenzione quindi
doveva essere estrema nel non stravolgere il suo dna. Ho quindi sviluppato due
ricette, una dolce ed una sapida, che sapessero valorizzare anzi no,
semplicemente sottolineare, quanto già di buono avevo a disposizione.
La ricetta di oggi è quella
presentata durante un laboratorio proprio a Formaggio in Villa, Bignè con
crema di stracchino al miele e pistacchio, glassa al cioccolato e salsa
all’arancia, abbinata ad una birra particolarissima, “Punto G”, del
pluripremiato birrificio artigianale anch’esso veneto, come il caseificio
Castellan, il
Birrone di Isola Vicentina. Si tratta di una birra ambrata,
decisamente maltosa, morbida al palato e poco gassata. è la preferita dalle
donne, non a caso il mastro birraio l’ha dedicata a loro ed al piacere delle
papille gustative.
Ma della degustazione e degli abbinamenti della sommelier
Annamaria Miotti vi racconterò nel prossimo post, con la ricetta
sapida, mentre oggi vi tittillo con la ricetta dolce.
Bignè con crema di stracchino al
miele e pistacchio, glassa al cioccolato e salsa all’arancia
Ingredienti per 4 persone
Per i bignè
125 ml di latte
100 g di burro tagliato a dadini
150 g di farina 00
4 uova bio
1 cucchiaino di zucchero
1 pizzico di sale
Procedimento
In una casseruola unire il latte, il
burro il sale e lo zucchero e portare ad ebollizione.
Togliere dal fuoco e gettare la
farina e mescolare energicamente con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un
composto liscio.
Rimettere sul fuoco e cucinare per
circa 1 minuto, mescolando continuamente.
Trasferire l’impasto in una
planetaria con la frusta a foglia (o una ciotola ed un cucchiaio di legno) ed
unire le uova, una alla volta, fino ad ottenere un impasto liscio e denso.
Trasferirlo in un sac a poche con la
punta a stella e comporre dei piccoli mucchietti in una teglia coperta da carta
forno.
Cucinare nel forno già caldo a 200°
per 15-20’, fino alla doratura della superficie e quando saranno asciutti e
gonfi.
Far raffreddare sopra una griglia.
Per la mousse
200 g di Stracchino Castellan
3 cucchiai di miele all’arancio
1 cucchiaio di pistacchi
Procedimento
Trasferire lo stracchino in un
contenitore alto e stretto, unire il miele ed i pistacchi tritati con il
coltello ed ottenere una mousse lavorando con un frullatore ad immersione
oppure in una ciotola con la frusta a mano. Trasferire il composto in un sac a
poche con una punta a stella e mettere da parte.
Per la copertura
100 g di cioccolato fondente al 70%
10 g di burro chiarificato
Procedimento
Sciogliere a bagnomaria il
cioccolato fondente spezzettato grossolanamente con il burro ed ottenere una
salsa liscia e morbida. Far raffreddare.
Per la salsa all’arancia
750 ml di succo d’arancia passato al
colino
50 g di zucchero a velo
50 g di burro chiarificato
1 cucchiaio di Grand Marnier
Procedimento
Portare a bollore il succo d’arancia
con lo zucchero in una casseruola dal fondo pesante e far ridurre dolcemente
della metà.
Fuori dal fuoco unire il burro
morbido, montando con una frusta. Unire il Grand Marnier.
Impiattare stendendo con un cucchiaio la salsa al
centro del piatto, adagiare il bignè (o tre, per una porzione più completa),
decorare con 3 spicchi di arancia pelata a vivo e un paio di pistacchi tritati.
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