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TOMINO AROMATIZZATO E SPEZIATO PER IL COOKING LAB A FORMAGGIO IN VILLA 2016


Il cooking lab che oggi, alle 17.00, in occasione della sesta edizione di Formaggio in Villa, vedrà protagonisti i prodotti della Linea Oro del Caseificio Castellan vi racconterà la duttilità di questi prodotti che vengono confezionati con il latte di 16 stalle selezionate ubicate nel raggio di 10 chilometri e fermenti esclusivi. 
Incrociando le dita e sperando che le ricette realizzate per ""Metti un Formaggio a cena" possano far doppiare il successo ottenuto lo scorso anno, con l'attribuzione dell'Italian Cheese Awards, che vede sfidarsi i migliori caseifici italiani con i loro esclusivi prodotti.


Nella ricetta di oggi gli aromi e le spezie ci vengono in aiuto per trasformare di volta in volta la delicatezza del Tomino, rendendolo protagonista di un antipasto davvero non comune.
Si tratta solo di scatenare la fantasia!


TOMINO AROMATIZZATO E SPEZIATO SOTT’OLIO

Portata: antipasto
Dosi per 4 persone
Difficoltà: minima
Preparazione: 10’
Cottura: 15’
Vino consigliato:

Ingredienti
2 Tomino Qualità Oro
foglie di alloro, timo, rosmarino
bacche rosse
grani di pepe nero
cannella in stecca
semi di coriandolo 
semi di cardamomo
zeste di limone e arancio bio
radice di zenzero
radice di curcuma
tè verde
olio evo delicato

piccoli vasetti in vetro

Preparazione
In un pentolino scaldare l’olio evo con il mix di aromi preferiti, così da aromatizzarlo. Far raffreddare.
Tagliare il tomino in dadolata di 1x1 cm.
Disporre i cubetti di tomino nel vasetto sterilizzato (bastano 5’ immerso in acqua bollente) e coprire con l'olio evo e gli aromi, chiudere ermeticamente e lasciar riposare al buio per una settimana.
Servire con pane toscano tostato e una ricca misticanza.

"Il Tomino che si crede una fonduta". A Formaggio in Villa 2016 un laboratorio del gusto con la Linea Oro del Caseificio Castellan


Si rinnova l’appuntamento, il sesto, con Formaggio in Villa, la Rassegna Nazionale dei migliori formaggi e salumi che a Villa Braida (Mogliano Veneto, Treviso) propone il meglio dei formaggi che arriveranno da tutta Italia per farsi conoscere alle migliaia di estimatori e foodies.

Quest’anno il parterre di produttori sarà particolarmente vasto, ne sono previsti più di 200, e durante la tre giorni che va da sabato 16 a lunedì 18 sarà possibile conoscere, oltre a salumi e formaggi, i produttori di molte eccellenze enogastronomiche del nostro Paese, come olio extravergine d’oliva, aceto balsamico e tutto il mondo goloso di confetture, marmellate, mostarde e gelatine, amiche oramai inseparabili del formaggio delle degustazioni.

Moltissimi gli appuntamenti del gusto, aperti al pubblico o su prenotazione: laboratori e banchi di assaggio dedicati non solo al formaggio ma anche ai salumi, come il Prosciutto crudo di San Daniele, di Norcia e quelli introvabili  del Carso. Sarà presente infatti tutta la gamma della tradizione veneta delle eccellenze prodotte con carne suina: sopressa, pancetta, lardo e musetto e, naturalmente, il salame proposto nelle diverse versioni. Dal “classico” veneto con o senza aglio a quello a “punta di coltello” della tradizione friulana. Un focus particolare alle produzioni di nicchia: salumi d’oca, porchetta di Ariccia, i famosi e unici cotti di Trieste e molte altre prelibatezze regionali dal Piemonte, Trentino, Veneto, Lazio, Emilia Romagna e dall’Abruzzo.

Sarà possibile conoscere molti prodotti di vini e di birre, così da rendere unica e completa l’esperienza nel provare diversi abbinamenti con formaggi e salumi.


Io sarò presente con il Caseificio Castellan, che lo scorso anno vinse il primo premio con il suo Stracchino caratterizzato dalla presenza di fermenti lattici esclusivi ed incartato ancora a mano. Quest'anno sarà nuovamente in gara per l'attribuzione dell'Italian Cheese Awards, che vede sfidarsi i migliori caseifici italiani con i loro esclusivi prodotti.
Nei prodotti del Caseificio Castellan Urbano di Rosà (Vicenza) si rivive la tradizione familiare di un mestiere antico, concepito come un’arte. Un luogo di sapere e sapore dove la produzione di formaggi freschi parte da materie prime di qualità assoluta: solo latte selezionato di 16 stalle di fiducia nel raggio di 10 chilometri e fermenti esclusivi
Quest’anno verrà presentata la nuova linea “Qualità Oro”, che comprende stracchino, stracchino di capra, caciotta veneta, caciotta di capra e tomini è il top di gamma e sabato 16 aprile, alle ore 17.00, vivremo insieme un’ora dedicata al gusto e alla genuinità: un intero menù, dalle proposte insolite, dedicato alla valorizzazione di questi prodotti nella cucina di tutti i giorni, quella minata dalla fretta ma che non dovrebbe mai mancare di darci soddisfazione.

La ricetta di oggi, semplice ed elegante, propone il tomino con una veste diversa, grazie al breve passaggio in forno, alla severità del pane di segale ed alla dolcezza di miele.


TOMINO AL FORNO CON MIELE E PISTACCHI

Portata: antipasto o secondo piatto
Dosi per 1 persona
Difficoltà: minima
Preparazione: 10’
Cottura: 5’

Ingredienti
1 Tomino Qualità Oro
1 cucchiaino di vino passito
qualche ago di rosmarino tritato finemente e qualche fiore edulo di rosmarino (ne ho il giardino pieno!)
1 cucchiai di miele di vostro gusto 
1 cucchiaio di pistacchi
pepe nero Cubebe macinato al momento
pane integrale o di segale per accompagnare

Preparazione
Accendete il forno statico a 200°.
Appoggiate il tomino all’interno di una cocottina che lo raccolga e cuocetelo nel forno già caldo per 10’.
Nel frattempo tritate grossolanamente i pistacchi e tostate in una pentola antiaderente calda le fette di pane 
Con un coltello affilato incidete e rimuovete la calotta superiore, spruzzate con un po’ di vino passito e servite immediatamente con il miele, i pistacchi, una macinata di pepe nero e le fette di pane.

Un venerdì all'insegna del gusto: da Panorama le #lebuonericette e un Cooking Show con Simone Rugiati e Anna Maria Pellegrino



Da Panorama un venerdì all'insegna del gusto e della buona tavola!


Venerdì 25 settembre a partire dalle ore 19.00 presso l'ipermercato Panorama di Marghera, si terrà un Cooking Show che avrà come protagonista Simone Rugiati, chef affermato e volto televisivo di "Fuochi e Fiamme", il programma tv di successo dedicato al mondo della cucina de La 7D.
Durante l'incontro, che si terrà all'interno del punto vendita, Simone Rugiati metterà a disposizione dei Clienti di Panorama la sua lunga esperienza tra i fornelli, cucinando 2 deliziose ricette e offrendo utili linee guida da seguire e preziosi consigli da utilizzare in cucina.

Ad affiancare ed introdurre Simone Rugiati ci sarà Anna Maria Pellegrino, affermata food blogger con la sua "La Cucina di Qb" (www.lacucinadiqb.com) che preparerà due ricette inedite e stuzzicanti
"Con questa iniziativa - afferma Michela Airoldi, Direttore Marketing di Pam Panorama - vogliamo offrire un'esperienza pratica e coinvolgente ai nostri Clienti, offrendo così un ulteriore valore aggiunto alla nostra offerta. Siamo infatti da sempre alla ricerca di nuove vie e strumenti per rendere la spesa nei nostri punti vendita migliore e più interessante. Pensiamo che questa iniziativa ben si collochi in questa direzione e ci consenta di consolidare ancor di più il rapporto di fiducia con chi ogni giorno ci premia scegliendo i nostri punti vendita per la propria spesa".
Il Cooking Show è realizzato in collaborazione con Valbona, azienda specializzata nella trasformazione e conservazione di prodotti freschi, che, per l'occasione, fornirà alcuni dei prodotti utilizzati da Simone Rugiati e Anna Maria Pellegrino.

un venerdì all'insegna del gusto da panorama con simone rugiati. il noto chef e volto tv di "fuochi e fiamme" sarà protagonista di un cooking show venerdì 25 settembre presso l'ipermercato panorama di marghera a partire dalle ore 19.00. Eventi a Venezia
L'appuntamento con il Cooking Show di Simone Rugiati è per venerdì 25 settembre, a partire dalle ore 19.00 presso ipermercato Panorama di Marghera.

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Scrivere è la tua passione? Partecipa al Concorso Letterario nazionale “Impiattiamo la vita”: emozioni, storie, sentimenti, avventure raccontati attraverso un piatto



Il Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture delle differenze/Centro Donna, il Centro Culturale Candiani del Comune di Venezia e l'Associazione culturale “Voci di carta” presentano il Concorso letterario nazionale

Impattiamo la vita
emozioni, storie, sentimenti, avventure raccontati attraverso un piatto
Cerimonia di premiazione
sabato 28 marzo 2015 ore 18
Auditorium del Centro Culturale Candiani

Impiattiamo la Vita è un nuovo concorso letterario nazionale promosso dal Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture delle differenze/Centro Donna, il Centro Culturale Candiani del Comune di Venezia e l'Associazione culturale “Voci di carta” nell'anno dell'Expo di Milano dedicata al tema dell'alimentazione. Il concorso, alla sua prima edizione, ha intercettato e coniugato due grandi passioni che hanno conquistato gli italiani negli ultimi anni: la cucina e la scrittura. Queste travolgenti passioni hanno decretato il successo e la grande partecipazione al concorso, al quale sono giunte da tutta Italia opere narrative in forma di racconto breve, costruite a partire da un piatto, un cibo, un ingrediente, elementi gastronomici che hanno permesso agli autori di raccontare storie personali, saghe familiari, ricordi ed emozioni vissute profondamente. Impiattiamo la vita ha raccolto queste storie. Il cibo e la vita, così indissolubilmente legati, sono diventati i racconti attraverso i quali abbiamo potuto conoscere e capire culture, tradizioni e vicende personali diverse, ingredienti mescolati assieme per cucinare un grande ricettario di storie, ricco di sapori, colori, sfumature.


La serata di premiazione sarà all'insegna di un cooking show della chef Anna Maria Pellegrino, nota per le recenti apparizioni televisive alla trasmissione La prova del cuoco e per essere l'autrice del seguitissimo blog lacucinadiqb. Anna Maria Pellegrino realizzerà live alcuni dei piatti tratti dalle ricette collegate ai racconti vincitori.
La cerimonia sarà condotta da Simonetta Nardi, animatrice e dj di Radio Padova, che durante il cooking show di Anna Maria Pellegrino converserà di cucina e letteratura con i giurati, Giampiero Rorato, giornalista e scrittore enogastronomico, Raffaele Girotto, noto cuciniere e autore di libri, Alessandra Gennaro, curatrice dei libri dell'MtChallenge e socia fondatrice dell'Aifb (Associazione italiana food blogger), Maria Teresa Crisigiovanni, fotografa e presidente dell'Associazione culturale “Voci di carta” di Venezia-Mestre e Gabriela Camozzi, responsabile del Centro Donna del Comune di Venezia

Sul palco dell'Auditorium trasformato per l'occasione in un locale con cucina a vista con tavolini  e speaker corner, gli attori dell'Associazione Voci di Carta leggeranno i brani premiati, il tutto inframmezzato da un duo jazz/pop d'eccezione formato da Paola Donà (voce) e Maurizio Moschin (contrabbasso) che accompagnerà la serata con una colonna sonora di canzoni a tema  enogastronomico.

Un ringraziamento particolare va alla famiglia Michielan, titolare dell'Antica Drogheria Caberlotto, storico negozio di specialità alimentari di Venezia-Mestre, che ha gentilmente offerto i premi del concorso.

SAVE THE DATE! "Libri di (buon) gusto" a Cosmofood e nella Riviera del Brenta con Alessandra Gennaro


Giornata intensa in Veneto per Alessandra Gennaro che presenterà i libri dell'Mtchallenge in due momenti diversi, domani 1 novembre:

a Cosmofood, dalle 9.30 alle 11.00, nella Sala Seminari, dove Alessandra presenterà i primi due libri dell'Mtchallenge, fortunata collana nata dalla sfida culinaria più celebre del web, ed io l'accompagnerò con un piccolo cooking show di alcune delle ricette presenti nei libri;

a "Riviera a lume di candela", alle 17.00, nella taste room del Torronificio Scaldaferro  tra libri, biscotti e profumati tè, chiuderemo il pomeriggio in dolcezza.

Vi aspettiamo.

Indirizzi: 
Cosmofood, Fiera Vicenza, Via dell'Oreficeria 16, Vicenza
Torronificio Scaldaferro, Via Ca' Tron 31, Dolo

Cooking Show Tour: da Alessandria a Cassino due mesi ai fornelli in tandem con Andrea Mainardi

Ultime ore prima iniziare una nuova avventura ai fornelli, questa volta in tandem con uno chef davvero caleidoscopico, come sa essere Andrea Mainardi.
A partire da sabato 8 marzo, a Sassuolo (Mo) , fino al 18 maggio, a Marghera (Ve), ogni fine settimana ci alterneremo ai fornelli in un cooking show tour che ci vedrà preparare un intero menù, dall'antipasto al dolce.

Queste le date e le città:
Panorama Sassuolo
08 - 09 Marzo
Panorama Parma
15 - 16 Marzo
Panorama Alessandria
22 - 23 Marzo
Panorama Torino
29 - 30 Marzo
Panorama Cassino
05 - 06 Aprile
Panorama Pontedera
12 - 13 Aprile
Panorama Pistoia
26 - 27 Aprile
Panorama Alatri
03 - 04 Maggio
Panorama Treviso . Villorba
10 -11 Maggio
Panorama Marghera
17 -18 Maggio

Vi aspettiamo a Sassuolo, dalle 17.00 alle 18.30, con blocchetto degli appunti e tanta voglia di condividere la passione per la cucina!

Risotto all'Amarone con mele Renette e zucca per Staub e Zwilling, per la Festa delle Mele.


Mel è un piccolo gioiello nel bellunese circondato da boschi e monti e da qualche anno a questa parte la Proloco locale ha dato vita ad una manifestazione davvero golosa, soprattutto se si amano le mele: www.melemel.it.

Mele a Mel, appunto, è l'occasione di scoprire non solo le eccellenze di ben 100 produttori ma anche i gioielli del centro storico e gli antichi mestieri, oltre a tutta una serie di appuntamenti che vedono nel frutto preferito da Biancaneve la protagonista assoluta.

In questo quadro mi inserisco anch'io con un cooking show, in collaborazione con le  colorate ghise di Staub, tutto dedicato alla mela ed alla sua estrema duttilità in cucina: verrano presentate una serie di ricette golose e profumate e una di queste sarà sicuramente il risotto all'Amarone. Ma per scoprire le altre vi invito a Mel, il prossimo fine settimana, nel punto vendita di Mirella d'Incà.

Vi aspetto!


Risotto all’Amarone con mele Renette e zucca

Ingredienti
240 g riso carnaroli, 150 g zucca gialla, 2 mele Renette, 300 ml di Amarone, 2 scalogni, burro chiarificato, parmigiano reggiano, brodo vegetale, sale e pepe nero macinato al momento.

Procedimento
Mondare la zucca della scorza e dei semi interni, tagliare la polpa in un concassè di 2x2 e mettere da parte.
Mondare gli scalogni, stufarla nella casseruola con una noce di burro ed unire la dadolata di zucca. Unire un paio di cucchiai di brodo vegetale caldo e farla ammorbidire a fuoco dolce.
Mondare le mele, privarle del torsolo e tagliarle in tocchetti regolari, unire alla zucca e continuare la cottura per altri 5’.
Versare il riso, aumentare il calore, unire il vino e sfumare. Continuare la cottura con il brodo caldo.
Togliere dal fuoco, regolare di sale, mantecare con il parmigiano e il burro restante. Lasciar riposare coperto per 2’ minuti e servire immediatamente con una macinata di pepe profumato e, se lo si desidera, con qualche cialda di mela essiccata come decorazione.


Mezzi paccheri con mousse di bufala e datterini confit per #primiditalia: un Festival tutto da gustare

Ciclicamente la pasta, il cibo per eccellenza della nostra cultura enogastronomica, subisce attacchi da più parti, vuoi anche per uno stile di vita che ci vede sempre meno propensi a staccare la giornata lavorativa con un piatto gustato nell'intimità della nostra casa. Così il consumo, nel corso degli ultimi decenni, è stato penalizzato, e con esso, spesso, anche quelle belle tavolate cariche di colori, di allegria e di tradizione culinarie.

Così, nel 1999, nasce un Festival molto particolare che accende i riflettori proprio sulla pasta, considerata "una tentazione, un piacere, una gratificazione, un’occasione di convivialità... " e molto altro ancora.
Nel corso degli anni il Festival si è evoluto, senza mai venir meno al mantra della qualità, e si è arricchito della presenza di chef stellati e delle loro interpretazioni di questo primo piatto dalle infinite declinazioni. E quest'anno gli eventi ad esso legato saranno ancora più caleidoscopici ed accattivanti!

A Foligno infatti, dal 26 al 29 settembre il Festival farà di tutto per divertire il suo pubblico: le sfilate con gli abiti fatti di pasta, le performance artistico-gastronomiche, le gallerie dei formati speciali, le mostre, i libri, il cinema e tanti spettacoli. Inoltre, come per gli scorsi anni, tante sono state le regioni italiane che hanno onorato il Festival con la loro presenza - Veneto, Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Puglia, Calabria, Liguria, Marche, Toscana e quest’anno anche la Sardegna - presentando il meglio delle loro produzioni, e le aziende agroalimentari umbre che hanno avuto l’occasione di far conoscere i loro prodotti al grande pubblico del Festival.


Quest'anno il Festival ha voluto avvalersi della collaborazione di alcune foodblogger sia per la creazione di ricette inedite che per la partecipazione ad una serie di eventi.

Ci sarò anch'io, nella giornata di domenica, dove vivrò un pomeriggio alquanto intenso:
alle ore 16:00 sul palco de I Primi d’Italia per la presentazione/svolgimento/premiazione del Contest “Diventa Chef-Il Primo d’Italia”, insieme ad Anna Moroni e alle altre FoodBlogger coinvolte.
Alle ore 17:00 sarà la volta de “I Primi Lab” PASTA LA MOLISANA dove racconterò step by step i piatti che lo Peter Brunel ha studiato per l'occasione ed alle 18.00 un cooking show tutto dedicato alla pasta nell'appuntamento de I PRIMI A PALAZZO - La Tavola delle Meraviglie dove, a Palazzo Balducci-Spinola, vi presenterò alcune mie ricette per i "Primi Finger Food".

Vi aspetto quindi a Foligno, e sui social con l'hastag ufficiale #iprimiditalia, e nel frattempo Vi lascio con una delle ricette che presenterò.



Mezzi paccheri farciti con mousse di mozzarella di bufala e pomodorini confit

Ingredienti (per 4 persone)
20 Mezzi Paccheri di grano duro, 200 g mozzarella di bufala, 200 g ricotta di bufala, 100 g panna fresca, 500 g di datterini, olio evo, sale, pepe nero lungo, 1 cucchiaio di zucchero di canna, un mazzetto di basilico fresco.

Procedimento
Lavare i datterini, stenderli in una leccarda protetta con carta forno, condirli con un filo di olio evo, sale in fiocchi, pepe nero macinato al momento e lo zucchero di canna. Cucinare nel forno statico già caldo a 150° C per circa 1h e mezza.
Lessare in abbondante acqua salata i mezzi paccheri (in caso si volesse considerare questo piatto come un primo piatto considerate 5-6 mezzi paccheri a commensale) secondo le indicazioni del produttore. Scolare, abbattere immediatamente la temperatura, mescolare con un filo di olio evo e mettere da parte.

In un frullatore o con un mixer ad immersione frullare la bufala tagliata a tocchetti e la ricotta con un po’ di liquido di conservazione della bufala fino ad ottenere una mousse consistente, unire la panna, regolare di sale e profumare con un po’ di olio evo. Mettere in composto in un sac a poche e mettere da parte.

Frullare le foglie di basilico fredde con un po’ di olio evo fino ad ottenere un’emulsione. Mettere da parte.
Frullare una parte dei datterini confit, passare il composto al chinois e mettere da parte.

Comporre il piatto mettendo un po’ di coulisse di datterini sul fondo di un piattino da finger, appoggiare il mezzo pacchero farcito dalla mousse di bufala, terminare con un po’ di emulsione di basilico e un datterino intero.

Il Khorasan di Altamura: fettuccine Santa Candida con piccola caponata, cioccolato criollo e cristalli di sale rosa


Mi sono sempre domandata da dove potesse nascere il fascino del "Kamut", nome di fantasia e marchio registrato di una specie di grano proveniente dall'Anatolia, il Khorasan (Triticum turgidum subsp. turanicum), da sempre coltivato nel bacino del Mediterraneo e in Italia, assieme al Sagarolla ed al Senatore Cappelli. Fino agli anni '60.

Da quel momento i nostri grani alti come corazzieri e superbi nella loro bellezza, nei loro fusti ricchissimi di spighe prorompenti, nei loro chicchi grossi e dorati hanno ceduto il passo al Creso, una qualità di origine messicana, abbondantemente selezionata e "bombardata" al fine di ottenere una spiga gestibile meccanicamente. Intervento umano che ne ha modificato il dna: credo che si possa serenamente affermare che da 50 anni ci stiamo nutrendo di grano geneticamente modificato e l'incredibile aumento di casi di intolleranze più o meno gravi al glutine sia direttamente riconducibile al fatto che una qualità di grano ha cannibalizzato tutte le altre, impedendoci di sviluppare le personalissime difese da sempre messe in atto dal nostro metabolismo.

Da oltre 10 anni ho imparato a conoscere ed amare i "grani antichi", grazie a Salvatore, un amico barese ricercatore del CNR, ovvero quelle produzioni che facevano del nostro Sud, e nello specifico della Puglia, il granaio d'Europa fin dai tempi dei Romani e che ora, grazie a Slow Food ed a qualche produttore illuminato, tornano sul mercato e soprattutto sulle nostre tavole. Per "grani antichi", ovviamente, non intendo quelli che riuscitissime campagne di marketing sono riuscite a trasformare un prodotto coltivato in Canada in una causale scoperta fatta in una soffitta di un vecchio archeologo appassionato di tombe egizie. Come se la germinalità di un seme resistesse migliaia d'anni.

Durante "Formaggi in Villa 2013" ho conosciuto il Khorasan Italiano, prodotto ad Altamura, in quanto associata appunto al produttore Santa Candida per il terzo ed ultimo piatto del cooking show.
Ho provato le fettuccine prima e successivamente altri formati indubbiamente più insoliti, prodotti grazie alla collaborazione con un pastificio che ha recuperato antiche trafile in bronzo appartenenti alla propria famiglia.

Dopo il cooking show ho potuto chiacchierare amabilmente con Tommaso Carone, ingegnere, che una decina di anni fa ha deciso di prendere in mano le redini dell'attività di famiglia, nella quale sono coinvolti ora i figli nel frattempo cresciuti, facendo gruppo ovvero coinvolgendo un certo numero di agricoltori pugliesi, lucani calabresi ed irpini e dando vita così ad un società che produce pasta di grano duro 100% italiano. 

Tommaso mi ha parlato del suo prodotto con gli occhi illuminati di un innamorato: mi ha fatto vedere i chicchi gelosamente conservati ed apprezzare l'esuberanza delle spighe. Mi ha raccontato le diatribe legali con le aziende (potenti multinazionali) che dall'altra parte del mondo coltivavano un grano da sempre coltivato sulle sue terre, nel paese di Santa Candida appunto, e il desiderio di far conoscere le indubbie qualità organolettiche di quanto lui e i suoi collaboratori fanno crescere con amore e rispetto.

"Ci sta dando tante soddisfazioni" mi ha confidato e non posso che prenderne atto perché ne ha date tante anche a me durante le varie prove: un'ottima tenuta di cottura e la capacità di valorizzare ogni singolo ingrediente dal semplice olio evo ad un condimento più gourmet. Alla fine ho proposto un piatto "mediterraneo" con i colori ed i profumi dell'orto primaverile ed estivo, reso un po' più insolito grazie all'aroma unico del cacao criollo. 



Fettuccine di grano duro con caponata al cioccolato fondente e cristalli di sale
Ingredienti
Pasta fillo, 2 scalogni, 1 peperone giallo, 1 rosso, 1 verde, 1 melanzana, 1, zucchina, 1 cucchiaio di pinoli, 1 cucchiaio di uvetta sultanina, 10 gr di cioccolato fondente possibilmente un criollo "Domori Chuao", vino bianco secco, olio evo, sale rosa in cristalli, pepe nero lungo macinato al momento, 20 datterini confit, qualche rametto di timo fresco.

Preparazione
Tostare i pinoli in una padella antiaderente e mettere in ammollo l’uvetta per pochi minuti in acqua calda dopo averla preventivamente protetta e chiusa in un sacchetto sottovuoto. Tagliare il cioccolato in trucioli.

Mondare le verdure, tagliare sottilmente lo scalogno e in piccola dadolata le altre verdure e saltarle con un filo d’olio in una capace padella. Sbrasarle con un po’ di vino bianco e cucinare per 15’ a pentola scoperta unendo qualche foglia di timo fresco. Regolare di sale e pepe e togliere dal fuoco.
Lasciar raffreddare. Unire i pinoli e l’uvetta e mescolare bene.

Lessare le fettuccine in abbondante acqua bollente. Scolarle al dente e spadellarle per 1' con la caponatina; comporre il piatto mettendo una forchettata di pasta nel coppapasta, un po’ di cioccolato fondente, qualche cristallo di sale e decorarlo con un po’ di dadolata di caponata, due o tre datterini confit e un piccolo rametto di timo fresco.


Il pane integrale con "Le Pain" di Emile Henry

La visita al Macef, che per la prima volta mi aveva vista all'interno di stand quasi nella veste di operatore, ha cominciato a portare frutti golosi prima con il cooking show per Mepra a Padova, durante Cromatica, e successivamente con la collaborazione con Emile Henry e Bamix.


Alcuni dei prodotti di queste due case li conoscevo ed usavo già da tempo, come la Tajine ed appunto il frullatore ad immersione ma, per mia fortuna, la ricerca all'interno delle aziende che vogliono offrire sempre qualcosa di nuovo ai propri clienti non smette mai e, dopo due anni di lavoro e sperimentazione, è nato "Le Pain" ovvero la cloche che consente di panificare con una certa facilità e soprattutto con molta soddisfazione,  come quella di ottenere un pane soffice e profumato e con la crosta croccante.


La caratteristica di questo strumento di cucina è quello di fungere da camera di lievitazione e successivamente di cottura e gli esperimenti che ho svolto in questo ultimo periodo sono stati diversi: mi sono messa infatti nei panni di chi non ha mai panificato in vita sua, che ha poca dimestichezza con la forza delle farine, che non conosce il lievito madre, che ha poco spazio e poco tempo, anche per pulire la cucina ma che vuole offrire a sè ed ai propri cari qualcosa di buone e genuino. E per quanto a casa fossero abituati a consumare il pane fatto da me vi assicuro che hanno accolto tutte le sperimentazioni con molto entusiasmo!

Se avete la planetaria ci si mette un po' meno tempo ma anche "incordare" un impasto non troppo pesante a mano, sedute comodamente sul divano e con una ciotola appoggiata sul grembo vi assicuro che vi regalerà una mezz'ora di relax davvero unica!

Oggi vi propongo una ricetta classica con le farine Quaglia: la numero 9 (integrale, per capirci) e la numero 1 (più adatta alla panificazione) con lievito di birra secco. Dai prossimi post pani dolci e poi pani con il lievito madre: perchè chi ben comincia è a metà dell'opera :)

E se avete voglia di conoscere questo prodotto vi aspetto il pomeriggio del prossimo 27 marzo a Treviso, presso lo store di Gotti.

Pane con farina integrale a lievitazione naturale

Ingredienti
350 gr di farina Petra9, 150 gr di farina Petra1, 1 bustina di lievito secco, 320 gr circa di acqua tiepida (o quanta viene effettivamente richiesta dalla farina e dall'impasto, richiesta che cambia anche con l'umidità dell'aria!) 10 gr di sale fino, 15 gr di zucchero di canna, un paio di cucchiai scarsi di olio evo (questo pane effettivamente è stato preparato con pochissimo olio).

Procedimento
Accendere il forno a 50° e inserire Le Pain.
Nella planetaria munita di frusta a gancio inserire il lievito sciolto con un paio di cucchiai di acqua tiepida e qualche cucchiaio di farina mescolata fino ad ottenere un lievitino; con la velocità più bassa continuare ad unire acqua, farina e zucchero e per ultimo il sale e l'olio. Continuare a lavorare l'impasto per una decida di minuti fino ad "incordarlo" ottenendo così un composto bello liscio.
Stenderla, dare un paio di pieghe di forza, dare una forma tonda e posizionarla sulla base della cloche tiepida e ben spolverata di farina. Chiudere e lasciar lievitare per circa 2 ore.
Riprendere l'impasto, interrompere la lievitazione e far uscire tutta l'aria, dare altre due pieghe di forza, una forma a palla, incidere una croce sopra e collocarla nuovamente nella cloche per un periodo che può variare dai 40' all'ora.
Accendere il forno e portarlo a 240°.
Mettere Le Pain così com'è nel forno caldo, dopo aver spolverato il pane lievitato di farina, e cucinarlo per circa 50'.
Sfornare (attenzione a non scottarsi!), controllare il grado di doratura ed eventualmente prolungare la cottura per altri 10'. Lasciar raffreddare un po' nella cloche e poi scoperto. Affettare e servire.